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Orari messe
Messe Feriali da Lunedì al Venerdì Ore 18:30
Messe Pre-festive Ore 19:00
Messe Festive Ore 09:30 - 11:00 - 19:00
IN EVIDENZA
Domenica 9: alla Messa delle ore 11: anniversario della Dedicazione della nostra chiesa - Durante le SS. Messe ci sarà la raccolta fondi per il sostegno ai Pranzi di solidarietà
Domenica 23 novembre: alla Messa delle ore 11, Festa degli anniversari: 10, 25, 30, 40, 50, 60° di matrimonio; 25, 50, 60, 70° di professione religiosa
Settimana 2 - 9 novembre
Domenica 2 novembre: SS. Messe ore 9,30 - 11 - 19. Alla Messa delle ore 19: Commemorazione dei fedeli defunti deceduti negli ultimi 12 mesi
Martedì 4 ore 19,15: Adorazione eucaristica mensile animata dai catechisti
Venerdì 7 ottobre ore 17,30: Adorazione eucaristica settimanale
ore 20,30: Assemblea parrocchiale sul tema del sinodo: I ministeri battesimali
Domenica 9: alla Messa delle ore 11: anniversario della Dedicazione della nostra chiesa - Durante le SS. Messe ci sarà la raccolta fondi per il sostegno ai Pranzi di solidarietà
→ Domenica 23 novembre: alla Messa delle ore 11, Festa degli anniversari: 10, 25, 30, 40, 50, 60° di matrimonio; 25, 50, 60, 70° di professione religiosa
Note
– continuano gli incontri dei Gruppi della Parola: gruppo Sinodo con sr Barbara, 3° lunedì del mese ore 20,45 in patronato - gruppo Parole di vita, 1° lunedì del mese ore 21 in patronato - “gruppo Benatti”, al lunedì ogni 15 giorni ore 21, in casa Cagol
– per le confessioni: p. donato è disponibile il sabato alle 18:00 in chiesa e gli altri giorni su appuntamento
– per la benedizione delle case: p. donato è disponibile per la visita in famiglia, previo accordo per concordare giorno e ora
– per offerte è possibile usare il conto della parrocchia - Iban: IT28C 03069 1212307 40004 66521 specificando la destinazione – ad esempio: Fondo carità P. Mariani - Necessità della parrocchia - Pranzi di solidarietà - ecc.
Domenica 2 ore 9,30: Bruno Rossetto; defunti fam. Manno
Lunedì 3: Antonio Grigoletto
Mercoledì 5: Antonietta
Giovedì 6: Angelo Rizzato
Domenica 9 ore 9,30: Reginaldo Bortolami e Luigina Gasparini; ore 19: Amos Muraro
“ Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato ” (s. Paolo ai Romani)
L’evangelista Luca al cap. 18 del suo Vangelo, subito dopo il racconto della parabola della vedova e del giudice disonesto (l’abbiamo ascoltata domenica scorsa), pone quest’altra parabola di Gesù sui due che vanno a pregare al tempio: il fariseo e il pubblicano. Lì ci veniva proposto questo messaggio: Dio ascolta la preghiera degli oppressi. Qui: anche quella dei peccatori pentiti.
Fin dall’inizio del racconto, Luca ci aiuta a comprendere l’insegnamento di Gesù con l’introduzione che egli aggiunge alla parabola: ci spiega che Gesù la racconta per smascherare l’atteggiamento giudicante di chi si sente giusto e buono davanti a Dio e si permette di giudicare e condannare gli altri che secondo lui si comportano male.
Ci può aiutare anzitutto ricordare chi sono i due personaggi della parabola.
I farisei erano un gruppo religioso molto potente ai tempi di Gesù. Si distinguevano per una interpretazione rigorosa della legge religiosa e per l’osservanza scrupolosa anche delle più piccole norme della legge: erano insomma i “puri e duri”. Con il termine “pubblicani” il vangelo chiama le persone considerate pubblica-mente dei peccatori, in special modo le prostitute e gli esattori delle tasse, che con la scusa di riscuotere le imposte a nome del governo di Roma, imbrogliavano e si arricchivano pretendendo più del dovuto. Costoro erano veramente odiati dalla gente.
Ed ecco che Gesù ci presenta due di loro che vanno a pregare. Il fariseo è consapevole di essere dalla parte dei buoni perché pratica fedelmente la sua religione e ne osserva tutte le norme. Sta in piedi orgoglioso e a testa alta. All’inizio la sua sembra una bella preghiera di lode e di ringraziamento: “O Dio ti ringrazio…”. Però subito ci accorgiamo che la lode e il ringraziamento non sono rivolti a Dio perché riconosciuto buono, grande e misericordioso. Ma perché lui stesso è buono e grande! Invece che pregare Dio, il fariseo guarda e ammira e loda se stesso! Esalta i suoi meriti. Dichiara la sua superiorità sugli altri, e in più li accusa chiamandoli ladri, ingiusti, impostori, come quello che sta dietro di lui, il peccatore pubblico.
Ci appare subito chiaro quanto sia stupida questa preghiera, che esalta se stesso e disprezza gli altri. Lui non ha bisogno di Dio, basta a se stesso!
Anche l’altro personaggio entra a pregare. Ma quanto è differente la sua preghiera! Già la postura esteriore, a testa bassa e in fondo al tempio per la vergogna, mostra la sua consapevolezza di essere un peccatore bisognoso del perdono di Dio. Sa di esserlo, lo riconosce, e prega con poche parole: “O Dio, abbi compassione di me peccatore”! Sa che non ha nulla di cui vantarsi, non ha meriti da offrire a Dio, ma che può ottenere molto: la sua misericordia. Nella sua preghiera c’è autenticità: sa chi è Dio, colui che lo può perdonare, e sa chi è lui, un peccatore bisognoso di misericordia.
Entrambi sono entrati nel tempio a pregare e ognuno ha una sua immagine di Dio e del modo di relazionarsi con lui. Il primo è prigioniero di una religiosità legalistica ed esteriore fondata sul guadagnare meriti. Il secondo sa che Dio è un Padre misericordioso, come Gesù sempre insegnava.
Ma ora, un’altra considerazione. Credo che, ascoltando la parabola, sorga facilmente in noi un rifiuto dell’atteggiamento superbo del fariseo e una simpatia spontanea verso il pubblicano. Paradossalmente, potremmo pensare: “grazie a Dio, non sono come il fariseo”.
Dobbiamo stare attenti. Gesù non racconta la parabola per criticare i farisei (tante altre volte l’aveva fatto), ma per scuotere la coscienza di chi si sente a posto davanti a Dio e critica gli altri. Potremmo cadere anche noi nello steso tranello e pensare: “Io sono praticante, frequento i sacramenti, prego, mi sento peccatore e invoco la misericordia di Dio, ma fondamentalmente osservo i comandamenti e i precetti della Chiesa… Non come gli atei, o i non praticanti”.
Occorre un po’ di autocritica: perché ci consideriamo migliori degli altri?
Ha suscitato clamore – lo ricorderete tutti – la risposta che papa Francesco ha dato anni fa a un giornalista sull’aereo di ritorno da Rio de Janeiro. Gli aveva chiesto cosa pensasse della lobby gay. E papa Francesco: “Chi sono io per giudicare un gay?”. Tanti sono rimasti sorpresi, anche nella Chiesa. In realtà questa risposta, apparentemente semplice, è del tutto evangelica: non giudicate!
Davanti a una persona che sbaglia, ci sono due attitudini possibili: o puntare il dito (come fa il fariseo) o tendere la mano (come faceva Gesù).

Padre Donato Cauzzo
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Nuova organizzazione
delle parrocchie della diocesi di Padova
Dopo la conclusione del Sinodo diocesano (2021-2023), il vescovo Claudio ha scritto a tutta la diocesi la lettera “Ripartiamo da Cana”, presentando alcune proposte raccolte dall’Assemblea sinodale – definite “leve di cambiamento” – per orientare la vita della diocesi per i prossimi anni, per una nuova vitalità delle comunità e il rinnovamento della pastorale.
Una delle proposte prevede un nuovo raggruppamento delle parrocchie vicine come territorio, per favorire l’aiuto vicendevole, la condivisione delle esperienze e delle risorse pastorali e la maggiore corresponsabilità dei laici.
Questi nuovi raggruppamenti si chiameranno Collaborazioni pastorali.
La nostra parrocchia di S. Camillo de Lellis è stata inserita nella “Collaborazione pastorale n. 49 - San Prosdocimo 1”, che sarà composta da sei parrocchie:
Camin
Granze di Camin
San Camillo de Lellis
San Gregorio Magno
Terranegra
Spirito Santo
In questi mesi si sono svolti diversi incontri in ogni parrocchia, e anche uno congiunto con i rappresentanti delle sei parrocchie, per conoscere e valutare la proposta, se è ritenuta adeguata e quali passi concreti poter avviare per un percorso di collaborazione continuativa fra le parrocchie coinvolte.
Le riflessioni e osservazioni così raccolte sono state inviate al vescovo Claudio, che nei prossimi mesi confermerà questo nuovo assetto delle parrocchie dell’intera diocesi.
VITA NOSTRA
Notiziario parrocchiale



Proponiamo alcuni link di interesse
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Contatti
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Via B. Scardeone, 27 - 35128 Padova
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cod. fisc. p.iva 92030620287
Mail: info@parrocchiasancamillo.org
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