Messaggio di Padre Roberto del 25/3
 

Carissimi parrocchiani
    Oggi 25 marzo che precede esattamente di nove mesi il Natale: nove mesi, come la gravidanza delle madri degli uomini. In questo giorno prossimo all'equinozio di primavera, quando la primavera rivive dopo il gelo. Tutto è segno concreto e carnale nella liturgia dell’Annunciazione del Signore.
Il Papa invita tutti i cristiani di tutte le confessioni a recitare il Padre Nostro alle 12 e a ritrovarsi insieme per la recita del S. Rosario alle 21. Un evento che il 19 marzo scorso ha riunito milioni di italiani, una moltitudine, nel pregare insieme per il paese.
Il secondo gesto annunciato da Francesco per questi angosciosi giorni di marzo è invece per il 27, venerdì di Quaresima alle 18. “Ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria”.
Tutto ciò nella piazza di S. Pietro vuota. Come vuote saranno le nostre chiese nella Settimana Santa. Potremo vivere solo a distanza la Messa nella Cena del Signore, la Via Crucis, la veglia del Sabato Santo nella notte che sfocia nel gioioso esplodere delle campane, all'annuncio della Risurrezione.
Ma forse non occorrono altri passi della Via Crucis quest’anno, basta pensare alle stanze di certi ospedali italiani, alle colonne di camion cariche di bare in partenza da Bergamo, agli anziani mietuti senza poter salutare i figli, nelle case di riposo e nelle Rianimazioni. La Via Crucis dell’anno 2020 abita nella carne dei nostri vecchi, dei malati di ogni età, tanto più dolorosa di ogni rappresentazione. Che questa dolorosa Pasqua delle preghiere ritrovate, sia anch'essa più profondamente Pasqua. Il perdono dei peccati in assenza di assoluzione sacramentale. Obbligati a casa, la Riconciliazione possiamo farla rivolgendosi direttamente a Dio o confessandosi quando sarà possibile. In questo tempo nel quale non riceviamo i sacramenti., dobbiamo ricordarci che la Chiesa, alla quale apparteniamo, è Sacramento di salvezza. Vi penso ognuno nelle proprie case, uniti, e vi mando la mia benedizione.

P. Roberto