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Esimi co-parrocchiani, gentili co-parrocchiane: salve a tutti! A noi animatori dei gruppi giovanissimi della parrocchia è stato chiesto di presentare alla comunità la nostra occupazione infrasettimanale: ed eccoci qui! Il problema resta quello di trovare una definizione che calzi a pennello: in effetti non si può dire che i nostri siano incontri di catechesi, d'altro lato è falso pure che siano ritrovi puramente ludici … Possiamo però dire con certezza che la nostra eterna sfida è cercare di avvicinarci ai più giovani, al loro modo di pensare, al loro modo di interpretare le questioni importanti in cui - anche se celate sotto le spoglie della quotidianità - capita di imbattersi ogni giorno. Nell'accostarci al loro cammino, piano piano assumiamo sempre più la connotazione di accompagnatori: i nostri momenti di ritrovo si potrebbero definire come esercizi per sviluppare una certa criticità di fronte ai problemi, per far emergere domande e cercare possibili risposte, sostenuti dai princìpi e dalla morale cristiana. Siamo così letteralmente "educatori, perché cerchiamo di tirar fuori (ex-ducere) tutto questo dai ragazzi, dalla loro vita, dal loro modo di venire a fare gruppo. La fede rimane sempre come sfondo della nostra attività; sappiamo che per molti versi le età con cui ci relazioniamo sono un po' (o molto o estremamente, a seconda dell'individuo) delicate, soprattutto da questo punto di vista. Dopo il sacramento della Confermazione, l'impressione che dai ragazzi spesso si riceve è una sorta di insofferenza verso i metodi del catechismo cui hanno partecipato fino a quel momento, e noi animatori accogliamo di buon grado l'implicita proposta che i metodi siano differenti. Il nostro desiderio è che la tappa di questo Sacramento non resti nella memoria come una semplice tappa intermedia, ma si configuri piuttosto come una svolta nella propria maturità: fino ad un certo punto mi sono state insegnate delle cose, da quel punto in poi imparo a ragionare per conto mio. Così, con l'opportuna gradualità dovuta alle differenti soglie di età, ogni anno cerchiamo di impostare l'attività mescolando divertimento, serietà e fede, includendo attività extra rispetto all'incontro settimanale che riteniamo possano rientrare nei temi previsti e avere, allo stesso tempo, un ruolo importante nella formazione: la raccolta viveri della quaresima dello scorso anno (che riproporremo a breve), la Chiarastella a Natale, le testimonianze di persone impegnate contro la povertà e la fame nel mondo. Un'altra pedina importante in questo gioco è, a nostro avviso, il confronto con i coetanei; a questo scopo organizziamo più o meno periodicamente quelle che chiamiamo due-giorni o tre-giorni (quest'anno sarà il 14 e 15 aprile): queste esperienze di breve ma intensa convivenza con gli altri membri dello stesso gruppo - o di tutti gli altri gruppi - hanno dimostrato negli anni la loro efficacia dal punto di vista formativo e della socializzazione. Quest'anno i ragazzi sono divisi
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