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Il fenomeno dell'immigrazione in Italia di popolazioni dell'Est Europeo si fa consistente una decina di anni fa, circa. Nel 1989, con la dissoluzione dell'Unione Sovietica, regioni immense si trovano improvvisamente in estrema necessità. Quello che prima veniva dato dallo Stato, anche se il minimo indispensabile, in campo economico, sociale e sanitario, e permetteva la sopravvivenza, anche se povera e faticosa, e una relativa stabilità, ora non c'è più. Numerosi immigrati, soprattutto dalla Moldavia, considerata tra le regioni più povere dell'Europa geografica, per la necessità di sostentamento delle famiglie di origine, cercano lavoro in Italia. Hanno racimolato tra parenti e conoscenti i soldi per il tragitto Moldavia - Padova, l'unico a quel tempo, a mezzo pullman. La gran parte di loro si ferma nella nostra città e nella nostra regione semplicemente perché non ha i soldi per proseguire. Sono questi gli immigrati che, aiutati casualmente in campo sanitario, sociale, scolastico, per la compilazione di documenti ecc., continuano a venire all'Istituto Don Bosco, come anche nelle varie parrocchie e bussano, insieme ad altri, venuti da ogni parte del mondo, dove sentono che vi sia qualcuno disposto ad aiutarli.
Centro di Ascolto: cos'è La Comunità cristiana, attraverso le Caritas parrocchiali, sente il bisogno di sostenerli, incominciando ad ascoltarli e sorgono perciò vari Centri di Ascolto delle povertà per capire le loro necessità e intervenire nel modo più adeguato possibile. La Caritas di Padova promuove numerose e importanti iniziative. Al bisogno del vitto la Caritas diocesana e varie altre strutture rispondono in modo generoso, mentre trovare l'alloggio, per esempio, è ancora adesso problematico. La prima richiesta degli stranieri, però, è sempre quella di aiuto per trovare lavoro, sapendo bene che così risolvono, in modo dignitoso, anche le altre necessità.
Il nostro Centro di Ascolto Vicariale
Nella nostra parrocchia, per il bisogno da parte dell'Istituto Don Bosco di avere un sostegno e un confronto in questa attività caritativa, si attua un contatto con la Caritas Parrocchiale attraverso il Parroco Padre Roberto, che proprio attualmente è l'incaricato della Caritas Vicariale. Dopo alcune riunioni, con l'approva
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zione della Caritas Diocesana, considerando che su 12 parrocchie del Vicariato i Centri di Ascolto delle povertà sono solo 2, si arriva alla decisione di creare un Centro di Ascolto di carattere Vicariale, secondo i nuovi orientamenti pastorali che raccomandano di lavorare "in rete". Le 12 parrocchie del Vicariato si impegnano ad alternarsi con regolari turni settimanali di volontari e con verifiche mensili. Inizia così il 16 febbraio 2006, con orario settimanale, giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00, l'attività del Centro di Ascolto Vicariale con sede nella parrocchia di Terranegra.
Segretaria della Caritas Vicariale è la Signora Luigina Zanetti, Coordinatrice del Centro è Suor Gemma dell'Istituto Don Bosco.
Gli obiettivi L'obiettivo principale è quello di poter dare il maggior numero possibile di risposte alle giuste richieste di aiuto. In questi primi mesi si è tentato di estrapolare da giornali specializzati le richieste di personale, anche generico da parte di aziende e agenzie,. La difficoltà è stata quella, spesso, da parte degli stranieri, della mancanza di documenti in regola e anche una certa diffidenza delle ditte verso la reale competenza lavorativa degli stranieri. L' altro obiettivo importante che ci siamo posti è poter conoscere, con una certa profondità, la situazione personale degli stranieri per offrire loro una formazione educativa allo scopo di favorire la loro integrazione nel nostro Paese agevolandone, per quanto è possibile, l'inserimento nel tessuto sociale.
L'affluenza Il secondo obiettivo finora è stato ostacolato dall'affluenza degli stessi stranieri, che si aggira, in media, su circa 13 - 14 unità ad ogni incontro. Sono, come si è accennato all'inizio, soprattutto donne dell'Est Europeo, ma non mancano gli uomini e anche qualche persona africana, altri provenienti dalle Filippine e dall'India e pure qualche persona italiana che cerca lavoro.
L'organizzazione Ora si sta cercando di dare al Centro una organizzazione più solida, con
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tando sulla disponibilità dei volontari, nei vari settori di loro competenza, perchè possano aiutare gli stranieri, accompagnandoli personalmente fino alle conclusione del loro specifico problema. Negli incontri mensili si è riflettuto sul fatto di poter diffondere i nomi e il recapito telefonico degli stranieri alla ricerca di lavoro ascoltati nella settimana tra le 12 parrocchie, in modo che le famiglie o le persone che cercano assistenza o colf possano contattarli direttamente. In tal modo i volontari si possono dedicare, con più attenzione, ad altre richieste che comportano maggior impiego di tempo e di competenza. Col nuovo anno pastorale si spera di arrivare a questa soluzione che ci sembra la più adatta perché è semplice, non coinvolge direttamente il Centro e lascia libertà e autonomia alle famiglie interessate.
Corso di Formazione Lunedì 2 ottobre 2006, con sede nella Parrocchia di S. Rita, è iniziato un Corso Vicariale di Formazione proprio per i volontari del Centro: l'esigenza è quella di poter conoscere le mille opportunità che la Città di Padova offre in ogni campo, e in tal modo si arricchirà la nostra capacità di risposte sempre più puntuali e soddisfacenti per tutti . "Caritas Cristi urget nos"("L'Amore di Cristo ci spinge") (2 Cor 5,14): questa proclamazione paolina è il motore che anima ed entusiasma la nostra personale volontà di bene.
Suor Gemma Gioco
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