LA VISITA DI PADRE AMELIO

Ogni anno Padre Amelio si sforza di trovare il tempo - e le condizioni -   per lasciare la sua Missione e tornare in Italia per visitare la sua famiglia (lo scorso anno è morta la sua mamma) e i tanti amici che ha, particolarmente nella nostra Comunità di San Camillo.

Anche quest’anno è ritornato e, pur nel poco tempo disponibile, alcune volte è passato fra noi e particolarmente domenica 16 Novembre ha concelebrato la Messa solenne della Madonna della Salute (compatrona della nostra parrocchia) e nel pomeriggio ha presentato a un pubblico numeroso, attento e partecipe, la sua attività di “missionario e medico” (come lui si definisce), che svolge in quel paese che si chiama Dolores (un nome - una realtà!?), situato nell’Isola di Samar nelle Filippine.

Ogni volta, di fronte alla realtà che ci illustra, la domanda è come riesca a fare tutto questo!

Come è capace di “fare missione”  sia fra le persone che ha più vicine che fra quelle sparse nel territorio che, fra difficoltà e pericoli, riesce a visitare e incontrare?

Come trova tempo, attenzioni, risorse e condizioni per organizzare, sostenere e dare dignità alla prescuola che ha attivato per fare in modo che i piccoli dei più poveri arrivino preparati all’istruzione scolastica che è il principale modo per affrancarsi dalla miseria e dallo sfruttamento? Meraviglia sempre anche l’attenzione, la determinazione e il particolare approccio con cui segue e aiuta i ragazzi più grandi a frequentare le varie scuole, ricordando che, oltre a loro, spesso occorre anche dare aiuto alle rispettive famiglie. I risultati ci sono e quest’anno, ad esempio, in sette  hanno preso il diploma e cinque sono iscritti all’università. Però una preoccupazione sta sorgendo, poiché, al crescere delle spese scolastiche, ha corrisposto una significativa diminuzione della raccolta di fondi per questo tipo di adozioni, costringendo a limitarne il numero: ci vuole un nuovo scatto di generosità e di sensibilità da parte di tutti.

E infine c’è l’attività di medico dei poveri, dove la perizia e l’esperienza non bastano mai, perché i casi che si presentano ad Amelio sono i più strani e singolari: a lui ricorrono quelle persone che la medicina ufficiale non accoglie o a cui non assicura anche solo il livello minimo di attenzione, “perché sono poveri”.

La risposta di Padre Amelio a questi interrogativi è sempre la stessa: tutto dipende dall’aiuto che noi riusciamo a dargli, perché noi siamo “le sue braccia”.

Ed ecco allora che in questi giorni c’è stato un gran fermento per acquistare medicine, prodotti alimentari, vestiario, materiale scolastico, aiuti economici specifici, e per preparare i pacchi da fare arrivare nelle Filippine in modo ottimale da tutti i punti di vista: queste sono le braccia che aiutano e rassicurano Amelio e lo fanno sentire meno lontano e meno solo.

Assistendo in questi giorni alla proiezione delle sue immagini di “ordinaria chirurgia e povertà” o ripensando ai suoi lunghi diari che arrivano via e-mail, ho però notato che Amelio sa inserire in tutti questi diversi resoconti delle bellissime immagini di fiori, di visi di bambini, di occhi neri e profondi, di sfondi di montagne o di paesaggi lungo i fiumi: credo siano queste le “altre risorse” che aiutano Amelio nel quotidiano o nei momenti difficili, unitamente alle nostre indispensabili preghiere per lui e per chi gli è vicino affinché trovino sempre forza, motivazione, perseveranza e tanti amici generosi.

Amelio è ripartito per Dolores il 30 novembre: ha salutato e ringraziato tutti.

A me è stato affidato l’incarico di raccogliere gli aiuti economici per suo conto, ma, per chi volesse donare in autonomia, ecco il codice IBAN del conto corrente, intestato a Padre Amelio Troietto: IT40 F062 2512 1210 7403 6121 25W  presso la Cassa di Risparmio del Veneto - via Forcellini, 151  -  Padova.

Gianpaolo Benatti

Due bimbi di Dolores si riparano dalla pioggia...

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P. Amelio battezza un bimbo filippino
 

P. Amelio battezza un bimbo filippino
 

torna all'indice - Vita Nostra dicembre 2008 - anno 3 numero 4