IL BENE COMUNE STILE DI VITA NELLA COMUNITÀ CRISTIANA

Il primo sabato di settembre è, ogni anno, il momento di inizio dell’attività pastorale della diocesi di Padova. Incontrandoci nell’Assemblea Diocesana, ci riconosciamo come chiesa che respira con lo stesso ritmo: è questo l’obiettivo da perseguire anno dopo anno e gli orientamenti pastorali, che sono annualmente il perno di questo evento, sono lo strumento del riavvio di un cammino sinodale, fatto cioè tutti insieme, secondo il passo di ciascuno. Gli orientamenti non sono un “di più”, quindi, rispetto ai compiti di una comunità, ma «un fattore determinante di comunione tra tutte le realtà pastorali della diocesi» come si legge nel testo, «potremmo dire: il ritmo del respiro di un solo corpo».

Ogni comunità riparte dal punto a cui è pervenuta, confermando e portando a compimento gli impegni assunti, in quest’anno pastorale che ha per tema “Il bene comune stile di vita nella comunità cristiana”, che conclude il biennio 2008-2010 sul bene comune e dà compimento al quinquennio sulla formazione nella comunità cristiana.

 

È sempre un’emozione profonda quella di vedere il volto della nostra diocesi, espresso dalla Cattedrale gremita di fedeli, rappresentanti di tutte le componenti della chiesa locale: presbiteri, diaconi, laici, religiosi/e, associazioni e aggregazioni laicali, movimenti ecclesiali, i responsabili degli uffici diocesani, i membri degli organismi di comunione e partecipazione in rappresentanza di parrocchie, vicariati, unità pastorali... ogni anno percepiamo fortemente di essere inseriti in un cammino comune, in cui non siamo soli, ma possiamo confrontarci e crescere con chi condivide la nostra fede nel nostro territorio, anche se con uno sguardo riservato all’oltre.

 

Nella prima parte dell’Assemblea  sono stati presentati gli Orientamenti pastorali per l'anno 2009-2010, che hanno come tema “Il Bene comune, stile di vita nella comunità cristiana” e come riferimento evangelico la parabola del buon Samaritano (Lc 10,25-37), su cui la diocesi è stata invitata a meditare già lo scorso anno. Su queste indicazioni si sviluppano gli Orientamenti pastorali diocesani proseguendo un lavoro che conclude il quinquennio (2005-2010) dedicato alla formazione e in particolare il biennio 2008-2010 che concentra l'attenzione sulla formazione al bene comune. Elemento nuovo il tema dello "stile di vita", come si legge nel testo degli Orientamenti: «la formazione che la comunità cristiana, in nome e in forza del Vangelo, propone e cura, conduce al Bene comune, provocando un cambiamento-conversione nelle persone e, dunque, uno stile di vita ispirato evangelicamente che è anche “profezia” nel contesto complesso e pluralista del “mondo che cambia”. Lo stile di vita è innanzitutto condivisione di valori, elaborazione culturale, discernimento comunitario, testimonianza di vita, pratiche virtuose».

Alla presentazione del percorso pastorale che attende la diocesi, sono seguite: la riflessione del sociologo Gigi Gui, che ha messo in evidenza la necessità dell'incontro e della comunicazione in una società che altrimenti risulta escludente, la testimonianza di mons. Giovanni Nervo, che ha richiamato il primato della carità e in questo l'attenzione prioritaria ai “poveri” e la riflessione di una giovane, Sofia Tisato, che ha dato voce alla realtà giovanile della chiesa padovana, con le sue attese, certezze e speranze.

 

L’Assemblea diocesana del 5 settembre 2009 è stata un’occasione “speciale”: quest'anno, infatti, ricorrono i vent'anni di episcopato padovano di mons. Antonio Mattiazzo e l'Assemblea è stata l'occasione, per la comunità cristiana diocesana, di ringraziare il vescovo Antonio per vent'anni di cammino insieme e ripercorrere alcune tappe di questo percorso di maturazione comune nella fede. Non a caso, quindi, la scelta dell'avvio del nuovo anno pastorale per ricordare comunitariamente questo anniversario, anche se sembra ieri il 17 settembre 1989, quando anche il nostro coro animava la celebrazione di ingresso in diocesi del nuovo Vescovo, e a noi presenti mons. Mattiazzo appariva tanto giovane; nel frattempo siamo cresciuti e maturati anche noi.

Un breve video ne ha tracciato il cammino, a partire dalle prime parole del vescovo Antonio in occasione della sua elezione alla guida della diocesi di Padova. Successivamente ognuno dei 40 vicariati di cui si compone la diocesi ha offerto al vescovo un “segno” che ne rappresenta la realtà territoriale e comunitaria. Il nostro vicariato, dove è radicata la realtà degli ospedali e della cura degli ammalati, ha presentato come segno un camice dei volontari che operano negli ospedali per sollevare e aiutare chi è in difficoltà. Dopo la preghiera, l'intervento del nostro Vescovo, che ha sinceramente ringraziato la chiesa di Padova - che sente come “madre” - e quanti hanno in questi vent'anni collaborato con lui, ma ha anche sottolineato alcune attenzioni e la centralità di quello che egli stesso ha assunto come motto episcopale: “Ricapitolare in Cristo tutte le cose”.

 

Al termine della mattinata, gioiosa, anche se impegnativa, si riprende la strada verso casa, con la mente piena di dubbi, di domande ma anche di idee e di iniziative, da progettare e da promuovere, insieme con la nostra Chiesa di Padova.

 

 

Maria Antonietta Lancia

 

(In questo numero di “Vita Nostra” le immagini che accompagnano gli articoli sono tratte dal 39° Grest S. Camillo)
Momenti del 39° Grest
Si formano le squadre davanti alle storiche bandiere


Momenti del 39° Grest
Anche quest’anno i partecipanti sono numerosi


torna all'indice - Vita Nostra ottobre 2009 - anno 4 numero 3