IL MOVIMENTO ETÀ LIBERA

La nostra parrocchia di S. Camillo de’ Lellis non ha ancora 50 anni. Situata nella prima periferia della “città storica”, con la vicinanza dell’ospedale civile, è sempre stata una zona appetita e ricercata da medici e insegnanti. Fin dagli inizi sono venute ad abitare famiglie giovani: coniugi appena sposati o con bambini piccoli.

In parrocchia, allora, si parlava solo di bambini, di ragazzi e di famiglie giovani. La preoccupazione pastorale era rivolta quasi esclusivamente alla “formazione iniziale”: preparazione dei genitori che avevano bambini e ragazzi giovani, che si avvicinavano alla Chiesa e alla comunità cristiana per chiedere i sacramenti per i loro figli.

Verso gli anni ottanta, la parrocchia ha sentito la necessità di un’attenzione verso le persone che avevano raggiunto la pensione: vennero promossi incontri mensili dove c’era tempo per il momento liturgico della Messa; la riunione si concludeva con un momento conviviale. Mons. Barbiero, già parroco di Asiago, ritiratosi in una delle case di riposo dell’Opera Immacolata Concezione, si era reso disponibile per rispondere alle richieste sempre più numerose delle persone ormai anziane della parrocchia. Ogni anno venivano effettuate due gite-pellegrinaggio, in maggio e settembre-ottobre, a qualche santuario mariano della zona; si può dire che, nel tempo, tutti i santuari mariani raggiungibili in circa 4 ore di autobus siano stati visitati: pellegrinaggi straordinari di diversi giorni hanno permesso agli anziani di arrivare a Lourdes, ad Assisi e a Cascia.

Con il passare del tempo, verso gli anni novanta, è stata sentita in parrocchia la necessità di una maggiore attenzione verso le persone anziane; la popolazione della parrocchia cominciava ad invecchiare, c’era un buon numero di persone già in pensione, che stavano bene di salute e che avevano molto tempo a disposizione e, a volte, si sentivano soli e non sapevano come occupare le giornate.

P. Roberto, da tempo, parlava di questa necessità che non poteva più essere rinviata: il tempo era maturo, e i pensionati e le pensionate erano pronti a partecipare, frequentare, sostenere l’iniziativa.

Riporto il verbale tratto dagli Atti della Parrocchia relativo alla costituzione del comitato per dar vita al gruppo anziani:

«Si è costituito in parrocchia un comitato per dar vita al “Movimento Età Libera”. Queste persone, individuate da P. Roberto, si sono impegnate a organizzare degli incontri per tutti coloro che per età o situazioni sociali hanno tempo libero da impegni, oppure si sentono un po’ soli. Le riunioni del “Movimento” vogliono avere carattere di festa e di divertimento e le persone vogliono essere libere da ogni vincolo politico e religioso. Per illustrare meglio gli scopi di questo “movimento” e presentare le possibilità di comune interesse è stata organizzata una Festa di inizio attività il 3 ottobre 1990 in salone parrocchiale ed è stato distribuito un questionario per individuare le attività più gradite. Molto riuscita la festa, con una mega-rinfresco per gli oltre 60 partecipanti; si è stabilito un appuntamento fisso settimanale con varie attività ricreative e culturali. Il nuovo Centro parrocchiale ha così aperto le porte a un gruppo di parrocchiani desiderosi di stare insieme e di fare amicizia».

Il gruppo intervenuto alla festa di inizio, ridottosi quasi subito a una quarantina di persone, è stato fedele per tanti anni agli incontri settimanali dove i partecipanti avevano la possibilità di conoscersi, di esprimersi, di apprezzarsi, di saper cogliere da vicino i lati umani degli altri, la ricchezza interiore e la disponibilità a stringere amicizia che portavano ad incontrarsi e ad aiutarsi anche fuori del patronato nel corso degli altri giorni della settimana.

Negli incontri settimanali c’era la possibilità di assistere a documentari d’arte, presentati da persone appassionate ed esperte in materia, che, a volte, guidavano anche i partecipanti del gruppo alla visita di qualche mostra. Sono intervenute persone competenti in materia a parlare dei problemi specifici della salute degli anziani e della dieta alimentare adatta alla loro età; queste relazioni sono sempre state bene accolte e apprezzate. Sono state organizzate ogni anno due gite-pellegrinaggio ai vari santuari con visita delle relative bellezze artistiche, mantenendo la tradizione.

La presenza settimanale delle persone del gruppo, nei primi anni di costituzione del “movimento”, si è mantenuta più o meno sempre costante: andava dalle 20 alle 40 presenze.

In questi vent’anni, però, il gruppo ha registrato una diminuzione fisiologica dovuta alla morte di tanti amici e amiche della prima ora che non sempre hanno avuto il loro ricambio naturale e logico; è stato rilevato che, delle 60 persone presenti il 3 ottobre 1990 alla festa di fondazione del movimento, solo 18 sono ancora vive. C’è stato sì, qualche nuovo arrivo, ma non è stato sufficiente per animare e sostenere le iniziative e le attività del gruppo che, specie nell’ultimo anno si è ridotto a giocare a tombola e a carte: il gioco ha sostituito il dialogo reciproco e il confronto su temi di attualità più vari, piatto forte degli incontri di un tempo.

Che dire di questa situazione? Da parte mia ritengo che la Parrocchia di San Camillo con tutti gli anziani che annovera, circa 800, potrebbe senz’altro dare la sveglia e la carica al gruppo. È necessario che gli interessati prendano coscienza che tutti sono impegnati a relazionarsi fra loro e a mettere a disposizione anche degli altri le capacità organizzative, la preparazione culturale, la saggezza accumulata con l'età e con l'esperienza che ognuno ha; tutti noi anziani della parrocchia ancora validi per grazia del Signore, dovremmo partecipare agli incontri settimanali e discutere di quello che è possibile fare per ravvivare il gruppo benemerito del Movimento Età Libera che tanto ha fatto e dato in questi anni.

Il Movimento Età Libera è stato costituito dagli anziani e per gli anziani e solo loro potranno impedire che si esaurisca per inedia; è necessario un piccolo sforzo personale e la presenza fisica di chiunque si senta ancora valido agli incontri. Le persone anziane hanno molto da raccontare e da comunicare agli altri della vita passata e credo che sia bello, inoltre, raccontare agli amici e alle amiche anche i sogni, le aspettative e i desideri che ci piacerebbe vedere realizzati negli anni che il Signore, nella sua infinita bontà, ci regalerà ancora.

Cosa dite? Vogliamo provare a dare una mano al Movimento e a farlo ripartire? Se siete d’accordo e avete ancora un po’ di fantasia venite al gruppo. Vi aspettiamo numerosi!

 

Gaetano Meda

 

Una foto storica del Movimento Età Libera: 1997, gita al lago di Garda
 


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