Notizie dalle Associazioni - Amici di San Camillo

TEATRO DON BOSCO - LE BARUFFE CHIOZZOTTE

23 ottobre 2009

   Confortati dalla favorevole esperienza dell'anno scorso (quella dei due Cori)  abbiamo pensato di dar vita ad un'altra serata di beneficenza presso il teatro Don Bosco, per raccolta fondi da utilizzare in favore dei bambini con difficoltà familiari ricoverati nel reparto pediatria dell'ospedale di Padova. Andreina Berti ha contattato una sua amica, responsabile e animatrice della Compagnia Piccolo Teatro Città di Chioggia, per organizzare la recita delle "Baruffe Chiozzotte."

Frutto anche di una buona campagna promozionale, con locandine e depliants distribuiti a piene mani in Parrocchia e nel quartiere, nonché di una efficace prevendita dei biglietti, siamo quasi riusciti a riempire il teatro (oltre 300 persone presenti). Il Comune di Padova ci ha dato una mano consentendoci l'utilizzo gratuito del teatro stesso.

La recitazione degli attori è stata eccellente ed il pubblico presente si è molto divertito! Al numero del biglietto era abbinata  l'estrazione di alcuni premi curata da Andreina Berti tra il primo e il secondo atto. Al netto delle spese sostenute la cifra raccolta con l'incasso dei biglietti è stata soddisfacente. Il buon successo dell'iniziativa ci spinge ad andare avanti su questa strada anche il prossimo anno.

Un ringraziamento vivissimo a tutti quelli che ci hanno aiutato!! 

                                                    

Gabriele Pernigo   

 

 

 


Oltre 300 gli spettatori presenti allo spettacolo


La Compagnia Piccolo Teatro Città di Chioggia



CHIUSURA DELLA CASA DI ACCOGLIENZA DI VIA FORCELLINI

Nell’assemblea del 27/04/09 l’associazione Amici di San Camillo ha deciso di chiudere la Casa di Accoglienza di Via Forcellini a seguito della contrazione dell’utenza, della riduzione delle risorse umane impegnate nella gestione della casa e delle accresciute difficoltà economiche (la casa è infatti in affitto). Fra le motivazioni, rientrano l’inadeguatezza della struttura rispetto alle richieste degli ospiti e il confronto di comfort con le altre case presenti in Padova. La Casa di Accoglienza di via Forcellini ha infatti un’impostazione francescana: camere a due letti, soggiorno comune, un bagno per uomini, un bagno per le donne e una cucina autogestita dagli ospiti.

L’accresciuta disponibilità di strutture di accoglienza in Padova per i parenti dei ricoverati negli Ospedali ha reso del tutto residuale e non sostenibile economicamente la nostra iniziativa nel settore.

Sinora il nostro tentativo di coinvolgere le Istituzioni per la prosecuzione della missione non ha avuto risposte concrete e tanto meno hanno avuto successo i nostri tentativi di operare in rete con le altre associazioni che offrono ospitalità attraverso le Case di Accoglienza.

Ci dispiace essere giunti a tanto, ma confidiamo che le persone che hanno bisogno di accoglienza trovino in altre strutture quanto cercano. Siamo tuttavia quanto mai orgogliosi di aver dato il via a questo tipo di assistenza, di essere stati dei pionieri quando l’offerta era poca o inesistente.

L’esempio dato dalla nostra associazione ha comunque proliferato e dato buoni frutti.

Se diamo un’occhiata alla cartina d’Italia e confrontiamo i dati di provenienza degli ospiti, riscontriamo un’affluenza, da ogni parte del paese, di persone con le quali i nostri volontari hanno vissuto, condiviso le loro ansie, gioito quando le malattie venivano debellate. Abbiamo avuto dal 1998 più di 15.000 presenze/giorno di persone con provenienza prevalente dal centro-sud: Marche, Puglia, Campania, Sicilia ecc. Le tante lettere, che in questi anni ci sono giunte, dimostrano il clima di autentica fraternità camilliana con cui la Casa è stata gestita dai volontari, che hanno riservato sempre grande attenzione alle persone più bisognose; a tutti i volontari che hanno prestato servizio e a tutti i soci che si sono prodigati ed hanno contribuito al buon andamento della Casa un sentito grazie. Un particolare grazie a Marcella, Chiara, Cristina….

Si conclude così una grande esperienza fatta di discrezione, vigilanza, aiuto e nel contempo di impegno non solo dei singoli volontari ma dell’intera Associazione. È chiaro che, se vogliamo restare nel comparto delle Case di Accoglienza, due sono le condizioni irrinunciabili:

  • la disponibilità dei nostri volontari in questo impegnativo servizio che finora c’è sempre stata;

  • la gratuità dell’uso dei locali per ospitare, condizione in vari modi fruita dalle altre associazioni del settore.

L’associazione Amici di San Camillo potrà quindi continuare nella sua storica missione di accogliere gli ultimi (i più poveri), che altrimenti dovrebbero accedere alle altre associazioni con maggiori difficoltà, a motivo del maggior costo, solo se in futuro si avvererà la condizione della gratuità dell'uso dei locali.

Noi ci adopereremo comunque per essere sempre al fianco di chi ha bisogno, nei momenti difficili, come recita il nostro motto.

 Iginio Marcuzzi

 

 

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