L’angolo dei giovani.
E...STATE CON I RAGAZZI: IL CAMPO

Quest'anno l'estate, come tutti ben ricorderanno, si è aperta in bellezza con i festeggiamenti del 50° della parrocchia. Quest'occasione è stata un forte momento di aggregazione per i ragazzi: per quelli che hanno lavorato (scout e gruppi -issimi), per coloro che hanno intrattenuto (la compagnia teatrale, le band e i partecipanti dei tornei) ma soprattutto per tutti quelli che hanno partecipato, in compagnia, anche solo con la loro presenza.

Una volta finita la festa, però, se n'è aperta subito un'altra! Ecco infatti che è iniziato il periodo dei campi. Tre sono stati, in particolare, quelli che hanno coinvolto la parrocchia: due dell’Azione Cattolica Ragazzi (ACR) nella seconda metà di luglio e uno per i gruppi -issimi, nella prima di agosto.

Ma cosa sono i campi? Azeglio Vicini (ex C.T. della nazionale) una volta disse: “A volte il gruppo nasce spontaneamente, a volte bisogna crearlo, e se le cose vanno bene, tutto diventa più facile”.

Ecco, il campo è un po' tutto questo. È un modo facile e divertente per stare insieme, un'occasione per poter vivere un'esperienza di qualche giorno, lontani da casa, ma comunque in compagnia. È un'esperienza per maturare, nel gioco e nella riflessione.

Come funziona un campo? I campi iniziano ben prima della data della partenza.

 Iniziano con una lunga preparazione da parte degli animatori, che cercano la casa, raccolgono le iscrizioni, parlano con i genitori, scelgono il tema, quindi iniziano a preparare le attività. A quel punto, fatta tutta la spesa necessaria di cibo e materiale, caricati tutti i bagagli sulle varie macchine (o sul pullman), finalmente si parte per la destinazione (solitamente una casa in montagna). Qui, una volta arrivati, ci si sistema (magari con qualche gioco) nelle stanze, poi si iniziano le attività.

La giornata, più o meno per tutti i tipi di campo, è scandita nell'ormai più classico dei modi:

·           Sveglia e colazione

·           Preghiera (nel caso anche scenetta)

·           Attività

·           Pranzo

·           Attività del pomeriggio

·           Cena

·           Serata

 

Particolare riguardo deve avere il giorno dedicato alla gita. L'esperienza del campo, infatti, non vuole essere una “vacanza”, bensì un modo per affrontare insieme la vita, nella riflessione, nel gioco, ma anche nella fatica fisica. Ecco che allora la gita diventa un momento importantissimo per questa settimana, non solo perché tutti i ragazzi la desiderano, ma anche perché tiene unito il gruppo, non permette che ognuno vada via per conto proprio, ma obbliga tutti a tenere lo stesso passo, ad aspettare l'altro, ad aiutarlo, magari incoraggiandolo, o portando un po' del suo peso.

Il tutto per raggiungere una meta che, quasi sempre, lascia un senso di bellezza e realizzazione nel cuore di tutti.

I campi 2010. Quest'anno ci sono stati temi davvero interessanti: per i più piccolini, i ragazzi ACR, si è pensato al tema dell'Amore. Come fare ad instaurare un sentimento d'amore reciproco? Come far capire che in questo discorso entra anche (e soprattutto, direi) la figura di Dio?

Per i più grandi, invece, le cose si sono fatte un po' più “ostiche”, con un campo dal tema: “Il nostro Vangelo”, un viaggio nel Vangelo, guardato da un punto di vista tutto alternativo, quello dei personaggi secondari, quelli che Gesù aiuta, incontra, cambia. Ecco che oggetto di approfondimento sono diventati i personaggi di Zaccheo, di Simone da Cirene, del centurione romano ...

L'ACR ha vissuto l’esperienza del campo sulle montagne trentine, condividendola come fa ormai da anni con le parrocchie di San Paolo e Cristo Re; gli -issimi sono invece rimasti più “a portata di mano”, qui in Veneto, a Tonezza del Cimone.

Come fare per partecipare ad un campo? Certo, noi animatori non vogliamo assolutamente creare nella parrocchia una sorta di “fraternità riservata”. L'esperienza del campo è aperta a tutti  coloro che lo desiderano. Tuttavia è anche giusto sottolineare che il campo, spesso, è il punto di arrivo di un anno di lavoro insieme: sia l'ACR, sia i gruppi -issimi sono un'esperienza che accompagna i ragazzi durante tutto l'anno, non solo in questa settimana “alternativa”. Ecco che allora, anche se chiunque lo desideri può chiedere di fare un campo con noi, resta sempre e comunque l'invito a partecipare anche alle attività “ordinarie”, che stanno iniziando proprio in questo periodo.

Cogliamo quindi  l'occasione per invitarvi a partecipare (anche solo per provare) a queste attività di cui vi abbiamo parlato: per i ragazzi dai 6 ai 13 anni la proposta è quella dell’ACR, per coloro che hanno un’età tra i 14 e i 17 anni (dalla terza media alla quarta superiore) proponiamo l’esperienza dei gruppi -issimi. Per informazioni potete chiedere ad un animatore o inviare una mail all'indirizzo

giovanisancamillo@gmail.com.

A presto!

 

Riccardo Fusar

animatore gruppi -issimi

Campo -issimi 2010. I ragazzi in cima allo Spitz Tonezza

 

I campi sono stati un momento importante anche in passato. Qui un’immagine “storica” di un campo a Bosco di Tretto, nel 1990
 

 

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