Casa di Accoglienza San Camillo
UNA REALTÀ IN CAMMINO

Nel  numero speciale di “Vita Nostra”, redatto nel decennale della realizzazione della Casa di Accoglienza, si è dato ampiamente conto dell’attività svolta, descrivendo bilanci e statistiche e riportando le testimonianze di alcuni ospiti e le riflessioni di quanti hanno favorito e reso possibile la realizzazione di quest’opera.

Qui vorremmo solo dare un flash sulla situazione attuale della Casa di Accoglienza, riproponendo un breve bilancio di questi ultimi anni di attività e informando la comunità parrocchiale di alcune piccole ma significative novità che riguardano la struttura ospitante ed i servizi offerti.

Attività della Casa di Accoglienza

In questi ultimi tre anni, i posti letto occupati da malati e familiari sono stati 21.305, cioè l’ 81,1 % dei posti disponibili. I malati rappresentano una parte consistente, con 5.161 posti occupati, cioè il 24,2 %.

Come per il passato, sono state adottate condizioni di gratuità parziale o totale per gli ospiti meno abbienti (la media è di oltre l’11 % di posti gratuiti ).

Tutti questi dati, se confrontati con quelli dello scorso decennio, mostrano che l’attività della Casa continua ad essere al massimo della sua capacità, sia per quanto riguarda il numero di persone, familiari e malati, che sono ospitate, sia per il livello di attenzione nei confronti dei meno abbienti.

Arredi

La necessità di sostituire alcuni arredi, logorati dal tempo e dall’uso quotidiano e quindi non più adeguati al servizio, ha portato all’acquisto e alla sistemazione di due grandi armadi, che permettono di sfruttare meglio lo spazio e di organizzare più razionalmente il “magazzino” dei materiali.

Per lo stesso motivo è in programma la sostituzione degli attuali due frigo di tipo domestico con l’acquisto di un frigorifero a ripiani di tipo alberghiero, che meglio si adatta alle attuali esigenze degli ospiti.

Locale lavanderia/stireria

Per venire incontro alle proposte dei volontari che hanno a loro volta raccolto e verificato le esigenze degli ospiti della Casa, si è ritenuto opportuno dar corso a un’importante modificazione del locale lavanderia.

La ristrutturazione, affidata alla disponibilità dell’ingegner Ignazio Sidoti, che ne curerà nei prossimi mesi la realizzazione, si propone di creare un volume ambientale sul tetto del porticato che guarda il campo sportivo del patronato, con l’apertura in sicurezza di una porta/finestra.

Queste modifiche comporteranno:

- il rifacimento del pavimento

- la costruzione di un poggiolo di sicurezza in muratura, estetico e di altezza adeguata e di un tratto di copertura come riparo dalla pioggia per cose, elettrodomestici e persone.

 

E consentiranno:

- un adeguato e soprattutto sicuro uso degli stenditoi per asciugare la biancheria

- di migliorare l’igiene dell’ambiente con una collocazione esterna dei cassonetti per i rifiuti differenziati

- di avere la possibilità di installare ulteriori presidi di uso domestico come una lavatrice del tipo “a gettone” per gli ospiti.

Sono inoltre in corso delle proposte per un adeguamento alle norme di sicurezza delle vie di accesso e di uscita dalla Casa.

Si precisa che il costo della ristrutturazione verrà coperto dalle entrate della Casa, accantonate per la manutenzione ed il rinnovamento della struttura.

Carta dei servizi

Da due anni tutti gli ospiti ricevono, al loro arrivo, una “carta dei servizi”: due pagine di indicazioni chiare, precise e sintetiche su cosa offre la casa e su quale comportamento è richiesto agli ospiti.

L’iniziativa ha dato subito i suoi frutti soprattutto per quanto riguarda la vita degli ospiti negli spazi comuni, in particolare nella cucina.

Informatizzazione della gestione burocratica

Tutto il lavoro burocratico di accoglienza, registrazione, raccolta dei dati personali, tenuta del registro delle presenze quotidiane, contabilità, viene eseguito manualmente, con un cumulo di informazioni cartacee disagevoli per lo spazio che vanno ad occupare e per la difficoltà di reperire e di analizzare i dati raccolti.

Queste constatazioni ci hanno indotto ad acquisire un computer e a predisporre le periferiche necessarie per la realizzazione di una sistema informatico che sarà in rete con le altre strutture della Parrocchia; un volontario esperto e disponibile si è impegnato a realizzare un programma specifico per la gestione dei particolari aspetti burocratici della nostra struttura ospitante.

Riteniamo che non sarà facile la riconversione in modalità informatica delle registrazioni che sono state effettuate dai volontari della Casa per tredici anni, molto efficacemente anche se in modalità cartacea; siamo consapevoli che l’accettazione di queste nuove procedure richiederà spirito di adattamento e pazienza.

Siamo certi, tuttavia, che le iniziali difficoltà svaniranno di fronte al risultato che si otterrà con una gestione più semplice, pratica e più adeguata alle attuali esigenze.

Auspicando che le novità che abbiamo raccontato possano rappresentare un richiamo per quanti, anche giovani, vogliano e possano dedicare un po’ del loro tempo per un servizio di accoglienza, ricordiamo che si è volontari della Casa in tanti modi: con un ferro da stiro per sistemare una montagna di lenzuola, con un cacciavite per una riparazione, curvandosi su un letto da rifare o su un pavimento da lavare, confermando al telefono la disponibilità di posto letto, mettendosi in disponibile ascolto di un ospite che non riesce a tenere dentro di sé la sua sofferenza; ed in un prossimo futuro, perché no, anche digitando sulla tastiera di un computer.

Francesco Pietrogrande e Mario Betetto

 

I due nuovi grandi armadi

 


 

Il locale lavanderia che verrà ristrutturato
 

 

 

torna all'indice - Vita Nostra marzo 2012 - anno 7 numero 1