IL SOLITO INCONTRO DI INIZIO ANNO PASTORALE … O NO? |
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Non è facile sintetizzare in un paio di pagine i molti contributi raccolti nell’incontro della Comunità parrocchiale di San Camillo di sabato 14 settembre. Gli obiettivi che ci eravamo proposti erano abbastanza ambiziosi: condividere uno stile di ascolto, individuare alcune priorità sulle quali concentrare il lavoro del consiglio pastorale, rispondere all’invito pressante che ci viene da papa Francesco a guardare ai bisogni e alle domande delle persone che vivono nel nostro territorio. All’inizio dell’incontro ad ognuno dei partecipanti (una cinquantina, con una partecipazione attenta e vivace sia di molti giovani che di altrettanti “diversamente giovani”) è stato chiesto di rispondere in modo personale a tre domande: “cosa trovo per me nella comunità di San Camillo?”, “cosa mi piacerebbe trovare?” e “come potremmo essere più attenti a chi non frequenta o frequenta poco?”. Le risposte raccolte sono ora in tre cartelloni in fondo alla chiesa, per permettere anche a chi non è potuto venire all’incontro di dire la sua. Nelle risposte ci sono alcuni elementi comuni: È ricorrente nei "post-it" appesi ai cartelloni l'immagine della nostra parrocchia come di una grande famiglia accogliente, caratterizzata da fraternità, amicizia, dialogo, servizio condiviso. A fronte di questa immagine molto "calda" di comunità, non emerge però che sia la fede l'elemento unificante. E c'è altresì la richiesta di ulteriori occasioni di riflessione sulla Parola, e di incontri di riflessione ed approfondimento rivolti sia ai giovani che agli adulti. Non è però tutto perfetto. In parrocchia ci sono alcune dinamiche negative, legate per lo più alla scarsa collaborazione tra i diversi gruppi. Emerge quindi una richiesta di maggior coordinamento tra le diverse attività. È poi pressante la richiesta di ripensamento della gestione del patronato: non solo di un bar più bello e più attrezzato, ma soprattutto di nuove iniziative, di tipo musicale, sportivo, o legate ad interessi specifici. L'intensità con cui il patronato è vissuto nelle settimane di Grest dovrebbe rinnovarsi anche negli altri periodi dell'anno. L'attenzione ai più lontani e alle persone più deboli deve tradursi in iniziative che ci facciano avvicinare a tutti; non basta rendere più accoglienti le iniziative già presenti. E c'è grande sensibilità, non solo da parte di chi frequenta assiduamente la parrocchia, a iniziative di servizio e attenzione ai più deboli, come ha dimostrato il grande coinvolgimento nell'organizzazione dei pranzi domenicali. Questi spunti, nati dalla riflessione individuale, sono stati il punto di partenza per lavorare in gruppo su quattro aree di interesse: · Giovani e Centro Parrocchiale; · Famiglie e formazione degli adulti; · Fragilità; · Catechesi e Liturgia.
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Ognuno dei gruppi ha cercato di tirare le somme sulle attività svolte in quell’area l’anno scorso, individuandone i punti di forza e di debolezza, e di fare proposte per l’anno pastorale che si sta per avviare. Le sintetizziamo nel seguito. Nell'area "Famiglie e formazione degli adulti" è stato proposto di organizzare, una o due volte all'anno, una "due giorni" residenziale per le famiglie, nella quale unire il momento ludico e amicale a quello formativo e di confronto, e di promuovere incontri di formazione nelle case, come già si sta facendo da parte di alcuni gruppi da lungo tempo, o da parte dei genitori di bambini che hanno iniziato il nuovo percorso di Iniziazione Cristiana. Nell'area "Catechesi e Liturgia" è stata sottolineata l'importanza di un maggiore coordinamento tra i catechisti e gli animatori dei gruppi giovanili (ACR e SCOUT) anche in relazione al nuovo percorso di iniziazione ai sacramenti. L'esigenza di maggiore coordinamento vale anche per l'animazione delle liturgie, sia sul fronte dei chierichetti che dei cori. Tra le proposte, vi è quella di dedicare uno spazio di formazione per chi si rende disponibile a leggere la Sacra Scrittura nelle celebrazioni eucaristiche. L'area "Fragilità" ha raccolto le persone più interessate a dare il loro contributo su iniziative rivolte a chi si trova in situazioni di disagio. Il termine "fragilità" vuole sottolineare il fatto che ognuno è portatore sia di risorse che di fatiche (anche noi, non solo gli altri). Le iniziative presenti sono molte (casa di accoglienza, Amici di San Camillo, pranzi domenicali, Caritas e altri) e coinvolgono moltissimi volontari. È emersa l'importan-za di una maggiore collaborazione a livello vicariale allargando gli orizzonti oltre i limiti geografici delle singole parrocchie. Ed è importante creare occasioni per i giovani che frequentano i gruppi scout e i gruppi formativi per far crescere la sensibilità rispetto al tema delle diverse povertà, attraverso esperienze concrete di servizio. La presenza dell’O.I.C. (il “Nazareth”) ci richiama poi a essere attenti in particolare agli anziani. Il gruppo di lavoro più vivace è stato forse quello dell'area "Giovani e Centro Parrocchiale". Tante le proposte, in particolare sul Centro Parrocchiale. Non c'è solo l'esigenza di sistemare i locali, ma anche di ripensare al modello di gestione del patronato, con una "cabina di regia" che si preoccupi della promozione e della gestione di attività che rendano il patronato luogo di aggregazione interessante ed accogliente. I gruppi giovanili potrebbero essere coinvolti in prima persona in questa riprogettazione del Centro Parrocchiale. Va valutata poi con attenzione la presenza di una figura di educatore che faccia da riferimento per le attività del patronato: altre parrocchie si sono già attrezzate in questo modo, e vale la pena capire se anche per il nostro Centro Parrocchiale questa potrebbe essere una strada interessante da percorrere. Le varie proposte sono state condivise alla fine dell'incontro e saranno ora il materiale su cui il Consiglio Pastorale sarà chiamato a lavorare nei prossimi mesi. È importante che maturino coinvolgendo nuove persone, attivando le diverse competenze e sensibilità presenti nella nostra comunità, e rafforzando quel desiderio di maggiore collaborazione che caratterizza questo inizio di Anno Pastorale. Fabio Cagol e Tino Cortesi
P.S. Un primo strumento che ci siamo dati è un calendario condiviso online, sul quale i responsabili delle diverse iniziative parrocchiali sono invitati a segnalare gli appuntamenti programmati. Questo permetterà di evitare spiacevoli sovrapposizioni, ma soprattutto di conoscere meglio le iniziative promosse dai diversi gruppi presenti in parrocchia. Per accedere al calendario il link è: www.parrocchiasancamillo.org/calendario.htm
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torna all'indice - Vita Nostra ottobre 2013 - anno 8 numero 3
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