IL GIORNO DELLA CONSEGNA DEL CREDO | ||
Domenica 13 ottobre, nel corso della Messa delle 11, è stato celebrato il rito della consegna del “Credo”, che ha visto coinvolti, insieme alle loro famiglie, i bambini di quarta elementare che avevano da poco concluso un anno di catecumenato. Per quell’occasione, Suor Barbara, catechista dei bambini, ha organizzato per il pomeriggio una gita a San Pietro di Feletto, sulle colline vicino a Conegliano, per visitare la splendida Pieve di epoca longobarda, dedicata appunto a San Pietro Apostolo. Perché proprio qui? Perché in questa Pieve, nella parete destra della navata centrale è raffigurato il Ciclo del Credo, singolare esempio di “Bibbia dei Poveri”, ideato per essere compreso anche da chi non sapeva leggere. Memore di quanto accaduto alcuni mesi fa durante la gita a Monteortone, per il viaggio Suor Barbara aveva saggiamente scelto il pullman. Ha così evitato che ci si perdesse tra i vigneti di prosecco, e soprattutto ha scelto un mezzo con cui si parte e si arriva insieme, si sta in gruppo. Il tempo era bello quel giorno e siamo partiti in orario. Il viaggio è stato tranquillo a parte il timbro di voce di qualche bambino (tra cui certamente i miei figli), e gli ultimi tornanti prima di arrivare a San Pietro, quando un discreto numero di sacchetti è stato estratto dalle borse e tenuto saldamente in mano pronto per l’uso. Per il resto … ah, dimenticavo... Lungo il percorso, si è alzata la paletta della stradale! Ovviamente c’è stato un momento di panico, subito rientrato quando si è capito che era un normale controllo. Arrivati a San Pietro di Feletto, c’era l’assessore comunale alla cultura ad accoglierci e a farci da guida. La visita alla Pieve è stata interessante e piacevole. E questo specialmente grazie alla preparazione e alla capacità dell’assessore di raccontare le vicende della Pieve e spiegare nei particolari gli affreschi presenti, tanto ai grandi quanto ai più piccoli. |
Gli uni e gli altri erano assorti ad ascoltare la guida che, in modo semplice ma altrettanto efficace, sapeva attirare l’attenzione e far apprezzare le bellezze della chiesa. Ancora una volta abbiamo riscoperto la differenza che c’è tra guardare una bellezza artistica, senza conoscerne la storia, e invece ammirare la stessa opera d’arte dopo averne conosciuto la storia. Nel primo caso esprimiamo dei giudizi positivi o negativi senza sapere nulla di essa, nel secondo caso non ci limitiamo ad ammirarla, a contemplarla, ma pensiamo alla sua storia, a chi ha dedicato tempo e lavoro per renderla così, alla storia delle persone che l’hanno frequentata e vissuta. È un po’ come con le persone: quando cominciamo a conoscerle non le giudichiamo più! Dopo la visita c’è stata l’immancabile gara tra le signore travestite da mamme. Sì, perché una mamma sa benissimo in cosa consiste la merenda del proprio figlio, ma nel momento in cui ciascuna delle venti mamme prepara l’equivalente di venti panini per un totale di 400 panini, non è più una mamma, ma una gentile e cortese signora che si è voluta far carico dell’intera “merenda” del gruppo! Potete, dunque, immaginare questa “merendina” della comunità di San Camillo a San Pietro in Feletto. Una sorta di sagra paesana in mezzo a un verde prato, in un’ormai fresca e gialla domenica di ottobre. E la cosa più comica e triste è che ogni volta ci illudiamo che i nostri figli si abbuffino in modo tale da poter far saltare loro la cena. E invece no, appena rientrato in casa senti una vocina che dice: “Ho fame”. E tu con la mano sinistra tra gli occhi che dici: “Ma non potevi … con tutto quello che c’era …”. Suvvia, la merenda è pur sempre un gran momento. Il ritorno è stato tranquillo, ogni cosa era al suo posto: i sacchetti sono rimasti al loro posto, la stradale stanca di aspettarci se ne era andata … L’unica cosa che mi sembra di aver capito non fosse al proprio posto erano i compiti del lunedì dei nostri figli, ma credo che questo non fosse un dramma per nessuno. Una bella gita, veramente una bella gita. E di questo dobbiamo certamente ringraziare Suor Barbara e Padre Roberto. Zeno Baldo |
La
comunità ha condiviso la festa della consegna del Credo nella Messa
delle 11 del 13 ottobre
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torna all'indice - Vita Nostra dicembre 2013 - anno 8 numero 4 |