Hanno scritto: GIANFRANCO RAVASI

PASQUA: SOLO IL TUO VOLTO
Sarà come incontrarti per le strade della Galilea e sentire il battito delle Tue pupille divine riscaldare il mio volto. Sarà la Tua mano a prendere la mia con un gesto d'amore ignoto alla mia carne. Sarà come quando Tu parlavi a chi era respinto per i suoi peccati, sarà come quando Tu perdonavi. Dimmi che non sarà la morte, ma soltanto un ritrovo di amici separati da catene d'esilio ...

Questa poesia, scritta da una giovane poetessa contemporanea, per me è un bellissimo canto pasquale: Cristo risorto continua a fissarci negli occhi, a prenderci con tenerezza per mano, a perdonare, a guarire, a consolare. Ma l'incontro con Lui sarà proprio nel momento estremo della nostra esistenza. Allora, continua Donata,
non saranno paludi d'ombra a sommergermi, né acque profonde a travolgermi; in quell'istante, infatti, ci sarà solo il Tuo volto, solo il Tuo incontro. Nella morte Gesù è stato nostro fratello in modo radicale, condividendo il nostro patire, la nostra solitudine, persino il silenzio di Dio.

Eppure anche in quell'abisso di morte non ha cessato di essere il Figlio di Dio, eterno e vivente: è per questo che ha deposto nella nostra miseria di creature e nel nostro male una scintilla di eternità e di infinito. Ecco, allora, l'alba di Pasqua con la Risurrezione, segno di quella vita trascendente che anche a noi sarà donata e che ci permetterà di vedere quel volto divino, nella pienezza di luce che non conosce tramonto.

Allora sarà
il ritrovo di amici separati da catene di esilio 

a cura di Giuseppe Iori

torna all'indice - Vita Nostra marzo 2007 - anno 2 numero 1