CIAO DIRETTORE

È difficile pensare che non abbiamo più con noi Bepi Iori. La sua presenza in Parrocchia è stata per anni costante, benevola, partecipe a livello comunitario e religioso.

Pare ancora di vederlo attento a leggere il foglio della Messa domenicale, o mentre sale verso l'altare per offrire il segno della pace al celebrante, o ancora serio eppure radioso porgerci l'ostia consacrata.

La vita l'ha provato duramente, molto duramente, nell'anima e negli affetti, ma sembrava che fosse riuscito a elaborare in qualche modo il dolore: il suo entusiasmo per il lavoro prima di insegnante poi di preside e di consulente minorile; la sua apertura verso gli altri, la capacità di superare la solitudine sedendosi a tavola a parlare, ad ascoltare, a godere della presenza altrui ne facevano un "compagno di viaggio"  spiritoso e insostituibile.

Quando, proprio dieci anni fa, è nato il progetto di “Vita Nostra”, si è reso disponibile come direttore responsabile e di questo notiziario (di cui avete in mano il n. 37) è stato costante coordinatore.

Poi è cominciato il male fisico contro il quale ha lottato con perseveranza e realismo, consapevole della situazione in cui si trovava ma senza paura, abbandonato alla volontà di Dio, che aveva servito con tanto amore in Chiesa, in casa, nella preghiera e con gli amici. Tutti eravamo tali per lui, chi da più chi da meno tempo, e tutti preghiamo il Signore perché lo accolga nelle Sue braccia paterne.

Lo ricorderemo sempre. E il notiziario di S. Camillo, "Vita Nostra", sarà sempre quello voluto, fondato e diretto da Bepi Iori. Ciao direttore.

la redazione di “Vita Nostra”

La copertina del numero zero di Vita Nostra

 


È per me un onore e una grande responsabilità ...

… raccogliere il testimone lasciato dal mio predecessore, il carissimo Giuseppe Iori, alla direzione di questo giornale. Mi accosto al nuovo incarico con profonda umiltà ed è con questo sentimento che mi presento a voi lettori. Faccio parte da alcuni anni della vostra comunità, anche se soltanto recentemente, incontrando la redazione di questo periodico, ho avuto modo di percepire nella sua interezza la ricchezza e la complessità che la vita di questa parrocchia racchiude. “Vita nostra” ne è una delle più evidenti espressioni. Ho trovato un gruppo affiatato, una macchina perfettamente oliata per dare voce ai diversi gruppi, ai volontari, alle numerose attività rivolte ai bambini, ai ragazzi, agli adulti, alle persone in difficoltà che si sviluppano intorno alla parrocchia e fisicamente intorno alla chiesa di San Camillo. Il significato di “Vita nostra” sta proprio nel permettere ad ogni componente della comunità di condividere le esperienze degli altri. Una fonte di informazione che assume anche un ruolo propulsivo. Il meccanismo è stato avviato nel migliore dei modi e potrebbe funzionare anche da solo. Ma una testata ha bisogno di un direttore responsabile, iscritto all’Ordine dei Giornalisti. È per questo che padre Roberto mi ha chiesto di ricoprire questo incarico. Dando avvio a un percorso che possiamo fare solamente insieme.

Grazie a tutti.

Madina Fabretto

 

torna all'indice - Vita Nostra giugno 2016 - anno 11 numero 2