ECCOMI, SONO NICOLA

Quando si entra in un gruppo nuovo è buona cosa iniziare col presentarsi e allora eccomi qui a scrivere queste poche righe per farmi conoscere.

Senz’altro avrete notato una presenza giovane sul presbiterio della parrocchia: eccomi, sono io. Mi chiamo Nicola Docimo e sono un religioso camilliano, fresco di professione perpetua nell’Ordine Camilliano e di ordinazione diaconale. Svolgo principalmente il mio ministero nell’Azienda Ospedaliera di Padova nei reparti di pediatria e nelle festività vengo a sostenere e animare la liturgia di questa parrocchia retta dai miei confratelli camilliani. A gennaio compirò 33 anni e, seppur giovane, posso vantare tante esperienze da condividere con voi: dalle 2 lauree in storia dell’arte, al mio lavoro come archivista a Roma, alle svariate esperienze ministeriali e formative che ho svolto in questi ultimi 7 anni accanto agli ammalati. Un bagaglio che mi ha fatto crescere e motivare sempre più per camminare sulla strada che Cristo aveva tracciato da sempre per me, sulle orme di San Camillo.

Arrivato da Verona da pochi mesi mi trovo a condividere anche con voi, cari parrocchiani, un pezzo di strada e questo mi rende molto felice e stimolato a dare il massimo, per portare la mia gioia e tutto l’amore per la mia consacrazione camilliana e per il servizio nella Chiesa. L’accoglienza e il clima “familiare” ed entusiasta che ho trovato in questa bella realtà parrocchiale mi ha subito coinvolto e mi ha fatto sentire fin da subito uno di voi… e tale voglio restare e spero di essere considerato da voi.

Con l’ordinazione diaconale, che ho vissuto il 16 novembre scorso a Roma, mi sono impegnato ad esercitare il mio servizio con umiltà e carità, a custodire ed annunciare il mistero della fede con le parole e le opere, secondo il Vangelo e la tradizione della Chiesa, al celibato per la totale dedizione a Cristo e agli uomini, alla preghiera quotidiana e alla volontà di conformare la mia vita sull’esempio di Gesù Cristo il quale non è venuto per essere servito, ma per servire. Come diacono sono dunque consacrato per annunciare il Vangelo, proclamare la Parola di Dio e servire il prossimo nella carità; questi sono i miei impegni. Ma a voi, come comunità, chiedo di accompagnarmi con la preghiera affinché questa consacrazione non duri la breve stagione che mi prepara al presbiterato ma resti tale come dimensione del mio essere cristiano in mezzo a voi, agli ammalati e alla Chiesa intera. Infatti i poveri, i sofferenti, i malati ci saranno sempre. Ci sarà sempre qualcuno che mi chiederà di spiegargli la Parola di Dio e di sostenerlo e aiutarlo nella ricerca della Verità.

Con la vostra preghiera e la vostra vicinanza mi sentirò senz’altro sostenuto nel tener vivo lo spirito di servizio e la passione dell’annuncio. Da diacono oggi e da presbitero domani.

Nicola Docimo

Nicola il giorno dell’ordinazione a diacono (16 novembre 2016)

 

 

 

     
  

torna all'indice - Vita Nostra dicembre 2016 - anno 11 numero 3