I BAMBINI IN CHIESA

La nostra chiesa di San Camillo ha una forma a ventaglio che sembra aprirsi come braccia materne ai fedeli che entrano.

A sinistra una cappellina accoglie, durante le Messe, i bambini più piccoli, liberi così di giocare tra loro mentre i genitori seguono il rito da dietro le porte vetrate. Prima che inizi la funzione è divertente spiare in quell'ambiente interno, effervescente come un bicchiere d'acqua minerale: tra un passeggino e una carrozzina, i piccolissimi salgono e scendono dai gradini dell'altare, guardano con interesse la Madonnina con Gesù Bambino e i lumini accesi, sfogliano libri, colorano disegni, qualche volta litigano tra loro mentre i giovani genitori cercano di calmarli. Poi l'attenzione per quanto accade nel corpo centrale della Chiesa prende anche loro. È capitato, ed è stato un momento dolcissimo, che un bambino trovasse uno scorrevole aperto e uscisse verso la comunità, attratto probabilmente dal canto del coro. Si è guardato intorno e, facendo dietrofront, è ritornato dai genitori, al sicuro. C'è stata anche la piccola ritardataria che non aveva messo l'offerta nel cestello, ha sceso i gradini con il sederino, ha fatto cadere la moneta nel raccoglitore, ha risalito la breve scala carponi ed è tornata di corsa dai suoi. Senza dubbio attimi di interruzione, ma si capisce perché Qualcuno abbia detto: "Lasciate che i bambini vengano a me...".

A destra dell'altare maggiore, invece, c'è una scala che scende nella cripta. Si tratta di un ambiente abbastanza vasto, comodo, intimo che, durante le letture sacre della Messa domenicale delle 11, ospita i più grandicelli, i catechisti, il diacono o un sacerdote e naturalmente il nostro Giovanni, accompagnatore ufficiale dei diversi gruppi.

La cripta viene (faticosamente) preparata ogni domenica per questo incontro (durante la settimana la usano gli scout). Si mettono delle panche e un po’ di tappeti su cui sedersi. La lettura dell’Antico Testamento viene fatta utilizzando la versione della Bibbia per ragazzi di mons. Ravasi, il salmo viene letto a cori alterni (sul cartellone preparato), il Vangelo spesso in forma breve e dialogata.

I ragazzini, giù, possono non solo ascoltare le letture ma anche interagire, raccontando esperienze, esprimendo pareri, confrontandosi gli uni con gli altri e con gli adulti che li seguono nel loro percorso spirituale verso i Sacramenti.

Intanto, di sopra, in parallelo, la liturgia continua, nella forma tradizionale.

Dopo la preghiera dei fedeli, i bambini tornano su: le loro testoline cominciano ad apparire all'inizio della scala accompagnate da un brusio contenuto ma contagiosamente allegro. Ben presto la fila si allunga: i ragazzini, per lo più due a due, con le femminucce che talvolta si tengono per mano, formano un corteo che costeggia le file di banchi sulla destra della Chiesa, poi ne segue la parte più larga e si ferma un attimo davanti al corridoio centrale, per avviarsi verso l'altare dove li aspetta il celebrante.

I piccoli si guardano intorno in cerca dei familiari. Qualcuno li individua subito e fa "ciao, ciao" con la mano. Qualcuno preferisce scambiare due parole con il vicino, qualcun altro, timido, sembra volersi nascondere dietro un compagno. Molti, soprattutto le bimbe, sono vestite elegantemente, da "giorno di festa". I maschi sono più casual, ridanciani e rumorosi. Quello che li accomuna è la freschezza e lo splendore degli occhi, birichini e ammiccanti.

Gli ultimi della fila sono i designati a portare i doni all'altare: procedono seri, molto presi dal loro ruolo, coscienti di essere al centro dell'attenzione generale.

Poi la processione si scioglie e tutti i ragazzini, chi di corsa, chi con qualche incertezza nel ritrovare i genitori, ritornano ai loro posti.

A me guardarli piace tanto. Mi ispirano un grande sorriso e tanta tenerezza, forse perché sono così "puliti" e rappresentano il nostro domani, la nostra speranza per il futuro... Anche perché sono una nonna...

Marina Larese Gortigo

 

I bambini concludono la loro “processione” presentando le offerte

 

 

 

     
  

torna all'indice - Vita Nostra aprile 2017 - anno 12 numero 1