I pranzi di solidarietà
VISTI DAI RAGAZZI
      Testimonianze

Domenica 5 febbraio 2017

Noi ragazzi di prima media abbiamo incontrato i volontari del pranzo di solidarietà. Abbiamo parlato con loro e abbiamo fatto alcune domande che avevamo preparato durante l'incontro di catechismo.

Abbiamo chiesto quante persone vengono a mangiare in parrocchia e quanti sono i volontari; abbiamo cercato di capire che cosa spinge i volontari a fare questo servizio. Loro ci hanno risposto che lo fanno per solidarietà nei confronti delle persone che sono in difficoltà e perché cercano di seguire l'insegnamento di Gesù. Parlare con loro è stato molto interessante, perché ci ha fatto conoscere un’attività della nostra parrocchia e ci ha fatto capire che esistono tante persone che desiderano mettersi a servizio degli altri.

Siamo rimasti impressionati dalla quantità di lavoro che fare questa "mensa" comporta. Ma siamo rimasti ancora più impressionati dalla bella organizzazione che c'è dietro.

Un momento molto coinvolgente è stato quando i volontari ci hanno invitato ad aiutarli a preparare la tavola, per gli ospiti che sarebbero venuti a pranzo: abbiamo accettato tutti con entusiasmo!

 

 

Noi, del gruppo catechistico di 2a media – 12 anni – abbiamo deciso di fare esperienza di volontariato e abbiamo iniziato aiutando a servire al pranzo di solidarietà.

Oggi sono andato a fare volontariato al pranzo dei poveri. Avevo tanta paura che mi insultassero, invece no, sono stati gentilissimi e “carini” con noi. Mi sono fatto amico un emigrato che parlava benissimo inglese. È STATA UN’ESPERIENZA MAGNIFICA (Filippo).

Credevo che i poveri fossero sporchi e maleducati e mi avrebbero rubato qualcosa. Ho scoperto che sono persone simpatiche e possono essere fonte di discorsi interessanti o divertenti. Ho conosciuto un povero che mi ha divertito molto, ma mi ha anche spiegato che dal loro punto di vista il volontariato è molto importante (Giovanni).

Questa esperienza è stata la mia prima volta. Prima di iniziare, credevo tutti fossero più cattivi e severi. Invece sono stati più gentili e rispettosi di molte persone che conosco. Hanno aiutato anche a sistemare tutto alla fine (Luca).

Il pranzo dei poveri è un pranzo con persone sconosciute. È un segno di fratellanza, perché si mangia con i poveri, ma è anche per conoscere persone del terzo mondo e con esse si può parlare degli aspetti della vita (Giovanni).

Io credo che sia stata una grande esperienza, perché è stato bello sentire le storie di coloro che hanno meno fortuna di noi. Io ci tornerei per sentire altre storie interessanti (Francesco).

     
  

torna all'indice - Vita Nostra aprile 2017 - anno 12 numero 1