Se paragoniamo la nostra Comunità ad un bel cesto di fiori, quello che oggi vorrei cogliere è quello del Gruppo Ricreativo. E come ogni fiore ha bisogno, oltre all'ammirazione per i suoi colori e le sue foglie, che non se ne dimentichino le radici (le origini), e anche che si verifichi cosa poter fare affinché si possa sempre dire che è “un bel fiore”! Le radici sono un po’ lontane nel tempo e occorre andare alla fine degli anni '60; sono state piantate da Bruno e Maria, da Vico e Tina e da tanti altri che tralascio ma che nessuno può dimenticare. Nel tempo ci sono stati, e ancora ci sono, altri bravi coltivatori, tra cui l'indimenticabile Stelvio con Renata, Gino e Angela, i coniugi Lazzaro, l'esperto Franco con Lucia, l'attento e discreto Ugo con l'insostituibile Rosa, oltre a chi da molti o da pochi anni si impegna, si occupa e si preoccupa affinché tale fiore si mantenga vitale, bello e sempre fresco. L'acqua (santa, frizzante, coinvolgente, a volte irruente e tumultuosa) ci arriva da Padre Roberto, che non manca mai di riconoscere che potrebbe fare ben poco senza le coppie o i singoli che ha intorno. Il Gruppo Ricreativo ha il compito di allietare i momenti più belli della vita dell'intera Comunità di San Camillo e, a volte, anche oltre questi confini. Lo fa con colori, profumi, sapori e anche con spirito di accoglienza, con ingegno e impegno, con fantasia e, sempre più, anche con spirito artistico. Se tutto questo è ciò che si vede e si apprezza, dietro, non dimentichiamolo, ci sono tavoli da preparare e spreparare, giornate passate fra fuochi e fornelli, griglie e frigoriferi, tante ore dedicate a pulire, lavare, riporre con cura e lungimiranza quanto (materie prime e oggetti) serve affinché tutto "vada per il meglio - come sempre". La flessibilità (qualitativa e quantitativa) che il Gruppo riesce ad esprimere è sorprendente e lo attestano alcuni "numeri da record" che nella nostra storia si raccontano. Ecco qualche indicatore di tutto rispetto: · il numero massimo di ospiti per un evento è stato di quasi 400, ma ci sono stati almeno 5 o 6 matrimoni comunitari in cui si è arrivati alle 350 presenze e spesso per le Comunioni si è arrivati ad oltre 160; · si narra di 150 Kg di gnocchi di patate letteralmente volatilizzati in due serate; · si ricorda un pranzo con un risotto squisito fatto con ben 18 Kg di riso; · per un solo pranzo sono stati cucinati 23 Kg di carne per servire un arrosto coi fiocchi; · restano memorabili i 120 Kg di patatine fritte servite in 3 serate durante le Feste Parrocchiali; · c'è chi ricorda ancora con nostalgia le due serate in cui due grosse pentole di baccalà si sono volatilizzate; · viene ancora l'acquolina in bocca al ricordo di qualche metro quadro di pasticcio; · e non si dimenticano le tante torte, le squisite grigliate di carne o di pesce e le castagne a novembre, o il Prosecco di Valdobbiadene, il Cabernet o il Moscato dei Colli.
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Certamente il Salone e i cibi preparati sono il biglietto da visita del Gruppo Ricreativo, ma dietro a tutto questo ci sono, oltre al lavoro, anche la pianificazione, la capacità di previsione, l'oculatezza negli acquisti, il saper preparare e conservare e anche la necessaria attenzione all'igiene e alla cura delle attrezzature e delle suppellettili: solo così le "condizioni ambientali" possono essere all'altezza delle aspettative. Sottolineo tutto questo con doverosa puntigliosità perché, spesso, ci si dimentica (o non si comprendono a fondo) di questi aspetti e di queste responsabilità: certo che una pastasciutta o un panino li sanno preparare in tanti, ma gestire la cucina è altra cosa. Questa esperienza si matura con anni di allenamento e di costante sforzo di organizzazione. Per assicurare questa continuità "di alto livello" occorre sottolineare l'importante tema della scarsità di risorse: non si tratta solo di quantità di persone per dare aiuto, rinforzo e ricambio, ma anche di disponibilità ad assimilare questo stile; per tutto questo auspichiamo l'arrivo di persone di buona volontà e disponibilità che si impegnino anche con una buona continuità di presenza e che siano disposte a vivere questa bella esperienza! Qualche recente piccolo "innesto" c'è stato, ed è stato proficuo! Aspettiamo rinforzi per la Cucina, i Servizi di Sala e le attività alle Griglie, non solo per i momenti forti delle impegnative Feste Comunitarie, ma anche per le Feste più tradizionali che non richiedono minor cura. Che lo Spirito Santo ci illumini tutti! Da un po' di tempo si sente parlare di progetti per creare strutture ricreative meno impegnative e sussidiarie: il tema è interessante e diverse soluzioni possono certamente prospettarsi, ma, in ogni caso, le condizioni di base (legate alle persone e alle strutture) debbono essere garantite con uguale rigore e responsabilità evitando le velleità e l'improvvisazione. C'è poi l'altro importante tema che è ricorrente all'interno del Gruppo Ricreativo e che deve coinvolgere l'intera Comunità: è quello della necessità di maggiori spazi e della sicurezza degli ambienti. Sono temi importanti, impegnativi che richiedono il contributo di tutte le persone di "vera buona volontà" che abbiano idee e competenze in materia. Ad essi chiediamo di farsi avanti e di avere, oltre che flessibilità, professionalità, determinazione e anche pazienza. La maggior soddisfazione del Gruppo Ricreativo deriva dai complimenti, dai riconoscimenti, dagli apprezzamenti e dalle dichiarazioni che i nostri ospiti ci esprimono ogni volta, sottolineando la qualità, la bontà e la cura dei cibi preparati. Sempre più apprezzata è anche la preparazione dei tavoli, come pure la cura e la fantasia con cui sono addobbate le pareti. L'ambiente diventa così non solo pieno di profumi e di sapori, ma anche di fiori, di colori e di festoni fino ad arrivare a presentare intere pareti ornate in modo squisito. Il numero dei nostri ospiti è assai variabile, a volte è anche esigente, ma ci meravigliamo sempre di come riusciamo a sistemarli tutti e ad accontentarli (spero), oltre che a viziarli (e ci proviamo ogni volta), sia che si tratti di adulti o di giovani o giovanissimi, sia che appartengano alla nostra come ad altre Comunità. Spero che di questo bel fiore, che si chiama Gruppo Ricreativo, si possano sempre apprezzare i colori (cioè le Persone che vi collaborano), i profumi (dei vari piatti che sono preparati), le foglie (cioè gli aspetti delicati sentiti e vissuti al suo interno), e che non ci si dimentichi mai di quanti lo hanno iniziato e lo fanno crescere. L'auspicio è che tante nuove persone di buona volontà si sentano attratte da questo fiore. Giampaolo Benatti |
In salone, durante una festa comunitaria,
La “Cucina” è un locale ben attrezzato, ma è anche un gruppo di signore operose
La festa della comunità è un’occasione di incontro per tanti … e di tanto lavoro per il gruppo ricreativo (ma con letizia!) |
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