SPECIALE 20 ANNI DI SERVIZIO
Casa di Accoglienza San Camillo

PREGHIERA FINALE PER LA S. MESSA DEL 18 NOVEMBRE 2018

La Festa della Madonna della Salute, che quest'anno cade oggi 18 Novembre 2018, vent’anni fa fu celebrata domenica 15 Novembre. E fu quel giorno che la Casa di Accoglienza S. Camillo venne inaugurata dal Vescovo, Mons. Antonio Mattiazzo, con la partecipazione del Dott. Giampaolo Braga, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera, del Rettore dell'Università, del Vice-Sindaco e dei rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, principale sostenitrice degli impegni economici per l'edificazione della Casa di Accoglienza, assieme all'Associazione Padova Ospitale ed ai parrocchiani di S. Camillo.

In questi vent’anni abbiamo ospitato più di 1.000 persone all'anno, parenti dei malati ricoverati nelle strutture ospedaliere padovane e, negli ultimi anni, in misura crescente, anche persone in regime di day hospital.

Dieci anni fa, in occasione del decennale della Casa, nel libretto che commemorava la ricorrenza, si trovava l'elenco dei volontari attivi, che erano 18, e anche quello dei volontari non più attivi che avevano collaborato nel decennio, altre 23 persone. Oggi i volontari si sono ridotti ad una dozzina, ma la Casa continua a funzionare a pieno regime.

Vogliamo quindi elevare un ringraziamento a Dio, Padre nostro, a nome di tutti i volontari, quelli attualmente presenti e quelli non più attivi, ed a nome delle migliaia di ospiti che hanno trascorso momenti difficili della loro vita nella Casa di Accoglienza. È il ringraziamento per avere alimentato e permeato con il suo Santo Spirito la vita che vi si è svolta in uno scambio reciproco di umanità.

Affianchiamo al ringraziamento a Dio nostro Padre la preghiera che il suo Santo Spirito continui ad ispirare le decisioni che riguarderanno il futuro della Casa di Accoglienza che, come parte integrante della Parrocchia di S. Camillo, è intimamente legata al carisma Camilliano, che l’ha fatta nascere e l’ha sempre guidata nel corso di questi vent’anni.

AMEN


L’ORGANIZZAZIONE DELLA CASA

Abbiamo già parlato della Casa di Accoglienza in passati numeri di “Vita Nostra”; abbiamo descritto le motivazioni che l’hanno fatta nascere, le caratteristiche principali, l’elevato numero degli ospiti accolti e la loro provenienza, le necessarie ristrutturazioni che si sono susseguite negli anni, le nuove esigenze e le difficoltà di gestione che incontrano i volontari per la diminuzione della “forza lavoro”.

In questo numero, in occasione del 20° anniversario dall’inizio delle attività della Casa, la redazione del giornale parrocchiale ci chiede di parlare della vita della struttura sotto l’aspetto dell’organizzazione. Eccovi, allora, a grandi linee, una descrizione di come si articola la macchina organizzativa della Casa e di quali sono i compiti dei volontari, che si adoperano perché tutto proceda al meglio e gli ospiti si sentano in famiglia. Cominciamo con l’informazione.

Chiunque può avere notizie sulla Casa visitando il suo sito Internet; più comunemente, però, le prime informazioni vengono richieste e fornite dalle associazioni che operano in ambito sanitario, dai caposala dei reparti ospedalieri che hanno in carico il famigliare dell’ospite o, semplicemente, vengono raccolte attraverso il “passaparola” di chi ha già frequentato la struttura.

Due numeri telefonici, uno di telefonia fissa ed uno di cellulare, che si integrano coprendo un arco di orario che va dalle 7.00 alle 21.00, danno a chi chiama le informazioni utili sulla Casa e sulla disponibilità di accesso; con la telefonata, il volontario che risponde alla chiamata ha la possibilità di verificare la “congruità” della richiesta di ospitalità.

All’accettazione, vengono attivate le pratiche di registrazione che servono ad acquisire i dati e i documenti d’identità personali e un certificato dell’ospedale che attesti il ricovero del famigliare dell’ospite. Tutta la documentazione viene custodita per consultazione e poi archiviata per il periodo di Legge.

Se l’ospite proviene da un paese extracomunitario, la procedura di accettazione prevede l’invio alla Questura, entro 48 ore dal suo arrivo, di una documentazione che riguarda la struttura ospitante (la parrocchia) e copia del passaporto con visto e permesso di soggiorno; analoga procedura viene effettuata anche per gli ospiti comunitari se la loro permanenza supera i 30 giorni. Tutta questa documentazione viene inviata mediante posta elettronica certificata (PEC).

Il volontario procede  a consegnare all’ospite le chiavi della stanza e una “carta dei servizi” della Casa; quindi lo accompagna a prendere visione dei locali comuni (cucina, lavanderia, stireria), a prendere possesso degli armadietti personali, a conoscere le modalità della raccolta differenziata dei rifiuti e le norme di comportamento e di rispetto reciproco tra chi frequenta la Casa.

Nell’organizzazione del lavoro è previsto che alcuni volontari si occupino personalmente dei servizi di pulizia, di stireria e di allestimento delle camere e che verifichino quotidianamente il buon funzionamento degli elettrodomestici di servizio ad uso degli ospiti. Da anni, per la riduzione del numero dei volontari e la necessità di garantire in modo adeguato la pulizia delle 12 stanze e dei locali di uso comune, è stato necessario ricorrere anche alla collaborazione, per alcune ore alla settimana, di due colf che sono state assunte con regolare contratto di lavoro.

Ad altri volontari è deputato il compito di verifica del buon funzionamento delle infrastrutture (impianto elettrico, termico e telefonico) e la segnalazione immediata ai tecnici di riferimento di eventuali inconvenienti.

C’è poi chi si occupa in modo puntuale e regolare di controllare i materiali d’uso corrente, l’entità delle scorte e che nelle stanze degli ospiti non ci siano rotture o malfunzionamenti. Il risultato della quotidiana ispezione viene riferito a Maria Vittoria, responsabile del coordinamento del personale, degli acquisti e delle prenotazioni. È lei che, garantendo una presenza quotidiana per tutti i giorni della settimana, riceve e coordina le numerose richieste di ospitalità, in gran parte programmabili ma spesso soggette ad improvvisi cambiamenti  di data. L’arrivo o la partenza dei nostri ospiti sono infatti condizionati dalle chiamate, spesso improvvise,  o dalle dimissioni, a volte ritardate, dei loro famigliari da parte del personale ospedaliero. Situazioni critiche ed umanamente coinvolgenti  possono così essere risolte grazie alla ventennale, attenta e sensibile capacità gestionale di Maria Vittoria.

ACQUISTI

 

La segreteria, dove si accolgono gli ospiti

 

 Una volontaria prepara una stanza

 


Le spese vengono registrate quotidianamente e riportate voce per voce in un registro di cui si tiene copia informatica.

La disponibilità economica per la gestione del buon funzionamento della struttura proviene dal contributo degli ospiti che viene elargito al momento della dimissione mediante contante, POS o bonifico bancario; quest’ultima modalità è preferita da alcune associazioni che sostengono le spese per ospiti che a loro fanno riferimento.

Tutti i movimenti in denaro vengono puntualmente registrati e confluiscono in un conto corrente dedicato, necessario per effettuare i pagamenti delle fatture dei fornitori di beni e servizi, degli artigiani che effettuano le riparazioni, della TARI e dei servizi non domiciliati.

La registrazione dei movimenti in entrata ed uscita viene settimanalmente trascritta in un report che, a fine anno, viene inviato alla commissione economica della parrocchia per il bilancio annuale.

Questa è, a grandi linee, l’organizzazione che garantisce il normale funzionamento e la vita stessa della Casa, sostenuta dalla continua, assidua e gratuita disponibilità dei volontari. Ciascuno, secondo le personali “propensioni attitudinali”, opera con ruoli e competenze diverse che tuttavia si integrano e si completano per un fine comune, in spirito di carità. 

Francesco Pietrogrande

 

     
     
  

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