Speciale Iniziazione Cristiana

IL CAMMINO DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI

 Le parole del Vescovo Antonio, nel 2012, hanno segnato l’avvio del nuovo cammino di Iniziazione Cristiana per bambini e ragazzi, nella nostra Diocesi. Questa scelta viene da lontano, dopo serie riflessioni da parte della Chiesa tutta, e in seguito a proposte, esperienze e sperimentazioni, sviluppate nelle parrocchie e nei gruppi di catechesi.

Anche i bambini e i ragazzi della nostra parrocchia, insieme alle loro famiglie, a noi catechisti e all’intera comunità, sono entrati gradatamente in questa nuova esperienza e oggi, a sette anni di distanza dal discorso del Vescovo Antonio, tutti i gruppi di catechesi seguono questo percorso, da quelli dei bambini più piccoli 6 – 7 anni fino ai ragazzi di 12 – 13 anni. Anzi, possiamo dire che questa esperienza, nella nostra parrocchia di San Camillo, è collaudata da tempo, infatti ormai ben quattro gruppi di ragazzi hanno ricevuto i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana e hanno concluso o stanno per concludere il “Tempo della Fraternità”.

Ma com’è strutturato il cammino dell’Iniziazione Cristiana? Quali sono le caratteristiche salienti del percorso? Cerchiamo di capirlo insieme.

Innanzitutto, è importante ricordare che il cammino di educazione alla fede non è centrato solo sui bambini, ma coinvolge i genitori, gli operatori pastorali, gli educatori e l’intera comunità degli adulti credenti. Si fonda su una catechesi esperienziale (e non più scolastica), una vera esperienza di vita cristiana, al centro della quale non ci sono i quaderni e i libri di catechismo, ma la Parola di Dio.

I ragazzi diventano partecipi di un percorso al centro del quale si pone l’esperienza dell’incontro con il Signore Gesù, crocifisso e risorto, amico presente nella loro vita e nella vita di ogni cristiano. Da qui la scelta del nome dato a questo percorso, DISCEPOLATO: bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie e a tutta la comunità cristiana, intraprendono un cammino di conoscenza del Signore Gesù e diventano suoi discepoli.

Nel dono dei Sacramenti del Battesimo, dell’Eucarestia e della Confermazione, i ragazzi incontrano e celebrano l’amore di Dio, vivendo una tappa significativa della loro vita, che non conclude il cammino di Iniziazione Cristiana, ma apre la via a nuove esperienze ecclesiali e di vita, perché diventare cristiani è un’esperienza che coinvolge tutto il cammino della persona: dalla sua nascita, alla giovinezza, alla vita adulta e oltre, fino al momento dell’incontro con Dio nella vita eterna.

Ecco, in sintesi, le tappe significative del cammino di catechesi. 

PRIMA FASE DAL BATTESIMO AI 6 ANNI

Ogni comunità cristiana è chiamata a diventare consapevole che la richiesta del cammino di Iniziazione Cristiana inizia con la richiesta del Battesimo e ad elaborare cammini di accompagnamento per i genitori che li aiutino a:

  • riscoprire la loro fede;

  • riappropriarsi del loro ruolo di iniziatori alla fede dei propri figli.

SECONDA FASE  -  DAI 6/7 ANNI AI 13 – 14 ANNI

1° TEMPO Prima Evangelizzazione

Gli obiettivi di questa prima parte del cammino sono, prima di tutto, creare le condizioni perché si formi il gruppo e, nel corso degli incontri, condurre i bambini a una graduale scoperta e conoscenza della persona di Gesù. È fondamentale far nascere in loro il desiderio di continuare il cammino iniziato. Anche i genitori hanno così l’opportunità di scoprire o riscoprire il Vangelo come buona notizia per la loro vita e di accompagnare i propri figli nel cammino della fede.

2° SECONDO TEMPO -  Primo Discepolato

Durante questo tempo del cammino, l’obiettivo principale è offrire ai ragazzi occasioni per fare esperienza di vita cristiana, attraverso l’ascolto della Parola di Dio, la celebrazione e la testimonianza della comunità cristiana, perché scelgano di amare Gesù e di seguirlo, diventando suoi discepoli, e di far parte della comunità stessa, secondo le modalità più adatte alla loro età e condizione di vita.

La comunità, in questo tempo, cercherà di accompagnare i genitori alla scoperta o riscoperta della figura di Gesù e di Dio Padre, per aiutarli a riappropriarsi della propria fede e del compito educativo di trasmetterla ai propri figli. Uno schema di questa fase nel riquadro a desta.

3° TEMPO - Ultima quaresima

Gli obiettivi di questo terzo tempo del cammino sono molteplici. Innanzitutto si cercherà di suscitare nei ragazzi il vivo desiderio di ricevere i sacramenti. In secondo luogo, si darà a tutti l’opportunità di vivere i riti che preparano la celebrazione dei sacramenti. Inoltre bella e coinvolgente per bambini e genitori è l’esperienza delle messe catechistiche in famiglia, che da anni si celebrano in preparazione della Messa di Prima Comunione. I ragazzi avranno la possibilità di celebrare il sacramento della prima Festa del Perdono, nel caso non fosse stato fatto nel tempo precedente.

In questo periodo, inoltre, è importante che la comunità aiuti i ragazzi a vivere una particolare esperienza di carità verso i poveri.

I genitori hanno il compito fondamentale di accompagnare i propri figli nell’ultimo periodo che li separa dalla celebrazione dei sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia, che verranno celebrati in una delle Domeniche del Tempo di Pasqua, come si è scelto di fare nella nostra comunità parrocchiale, o durante la Veglia pasquale.

Riti:

  • Rito della Chiamata al Compimento dell’Iniziazione Cristiana.

  • Prima celebrazione del Sacramento della Penitenza (per chi non l’avesse ancora celebrato).

  • Preghiere di intercessione per i Chiamati.

4° TEMPO - Tempo della Fraternità

Il tempo della Fraternità è stato pensato per rispondere in maniera chiara e decisa alla domanda: ma, con la celebrazione dei Sacramenti, è finito tutto?

NO! NON È FINITO TUTTO!

Il tempo che segue i sacramenti fa parte dell’itinerario di Iniziazione cristiana. Questo tempo, è un tempo fondamentale e non deve essere trascurato, perché ciascun ragazzo deve essere accompagnato, con la grazia dei sacramenti ricevuti, a unirsi sempre di più a Cristo e alla Chiesa. È il tempo in cui coloro che sono diventati pienamente cristiani, unendosi a Cristo ed entrando a far parte della Chiesa, approfondiscono i doni che hanno ricevuto. È il tempo per accompagnare i ragazzi a riconoscere l’agire salvifico di Gesù che si realizza e si dona, nella celebrazione stessa dei Sacramenti.

Qui è chiamata in causa la comunità. Infatti, se durante il tempo del Discepolato il rapporto con la comunità è stato solo accennato, ora dovrebbe realizzarsi un ingresso a pieno titolo nella parrocchia: il ragazzo, dopo aver ricevuto l’Eucaristia, viene sempre più reso partecipe della vita comunitaria; approfondisce e sperimenta concretamente ciò che ha celebrato dentro a una comunità che annuncia, celebra e testimonia.

Come mai questo tempo è stato chiamato “Tempo della Fraternità”?

La Diocesi ha scelto il nome Tempo della Fraternità, per questi motivi:

  1. Il desiderio che questo tempo fosse un progressivo inserimento concreto nella vita fraterna della comunità di giovani e adulti che testimoniano la fede.

  2. La volontà di far sperimentare l’accompagnamento fraterno, attraverso la presenza di un’équipe, espressione della comunità.

  3. La consapevolezza che a questa età, per i ragazzi, è fondamentale il gruppo degli amici, che può far scoprire la bellezza di vivere legami fraterni, sentendosi parte di una comunità più grande in cui portare la novità della propria giovane vita.

Paola Baldin

 

le immagini che seguono sono del 10 novembre 2019: rito di ammissione per i bambini della terza elementare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SECONDA FASE

SECONDO TEMPO

2.1 PRIMA TAPPA

Obiettivi: Scoprire, conoscere e incontrare Gesù e scegliere di seguirlo.

        Educare all’arte dell’ascolto.

Riti: Rito d’inizio al Primo discepolato con consegna del Libro dei Vangeli.

           Rito della Consegna del Simbolo degli Apostoli.

2.2 SECONDA TAPPA

Obiettivi: Scoprire, attraverso Gesù, il volto di Dio Padre che ci ama e agisce nella storia.

        Abilitare all’arte della preghiera.

        Iniziare a vivere la fraternità insieme alla comunità cristiana.

Riti: Rito della consegna della croce

      Rito della consegna del Padre nostro

2.3 TERZA TAPPA

Obiettivi: Scoprire la novità della vita cristiana.

         Abilitare all’arte del discernere.

        Vivere gesti di misericordia e solidarietà con la comunità cristiana.

Riti: Prima celebrazione penitenziale.

Seconda celebrazione penitenziale con      consegna del Precetto dell’Amore.

Prima celebrazione del Sacramento della Penitenza.

 

 

 

 

 

 

Ma in concreto che cosa si fa nei gruppi di Iniziazione Cristiana della nostra parrocchia? Ascoltiamolo direttamente dalle parole di alcuni dei protagonisti.

 La voce degli accompagnatori dei genitori

Sabato 30 novembre c'è stato il primo incontro con i genitori dei bambini del tempo di Prima Evangelizzazione (prima e seconda elementare). Con i genitori presenti (18 su 24), curiosi e disponibili, capaci di creare un clima di cordialità, abbiamo inizialmente considerato il significato del cammino di Iniziazione Cristiana, poi riflettuto su alcuni temi delle letture della Prima Domenica di Avvento. Ci siamo soffermati in particolare sull'invito "Vegliate", con l'obiettivo di (ri)scoprire la presenza del Signore nel nostro quotidiano. Abbiamo concluso con una preghiera insieme ai bambini, alla luce della prima candela della corona dell'Avvento.

Per quanto riguarda la mia esperienza fatta negli anni passati, posso considerare alcuni aspetti.

La partecipazione dei genitori è sempre stata variabile ed imprevedibile; con i più costanti si è creato un buon rapporto e anche, credo, è cominciato un cammino di approfondimento personale. Al di là di oggettive criticità (prima fra tutte la mancanza di una équipe per gli accompagnatori dei genitori), ricordo momenti molto intensi di condivisione e di scambio di esperienze.

Consegno alla potenza dello Spirito il "dopo" iniziazione ed il mio impegno di "servo inutile".

Raffaella

Si è tenuto recentemente il primo incontro per i genitori dei bambini che celebreranno la messa di Prima Comunione e riceveranno il sacramento della Confermazione (Primo discepolato – terza tappa). Elena e io abbiamo incontrato una quindicina genitori, molto interessati e disponibili. Abbiamo riflettuto insieme su cosa significhi sentirsi “Chiesa” e desiderare che i propri figli facciano parte di questa comunità.

Abbiamo meditato sul brano degli Atti che descrive la prima comunità cristiana, evidenziando i quattro aspetti fondamentali, sia allora come oggi, dell'essere una comunità cristiana: ascolto della Parola, frazione del Pane, preghiera e fraternità. Abbiamo cercato di capire come queste si concretizzano nella vita della nostra parrocchia e nella Messa: momento importante di incontro con Cristo e i nostri fratelli, a cui è bello partecipare insieme ai bambini, perché la comunità sia sempre più una “famiglia di famiglie” come ricorda sempre il nostro parroco.

Alcuni genitori hanno manifestato il desiderio di sapere cosa fanno i bimbi durante gli incontri di catechesi, per camminare con loro, ma spesso i bambini non raccontano nulla di ciò di cui parlano nei loro gruppi. Qualche volta, invece, capita che bambini e ragazzi pongano domande a cui non è sempre facile rispondere, ma si cerca comunque sempre di camminare insieme, per crescere tutti nella fede: piccoli e grandi.

Angiola ed Elena

 

La voce di alcuni catechisti

 

PRIMA EVANGELIZZAZIONE

Il nostro gruppo riunisce i bambini di 6 e 7 anni della parrocchia e propone un primo incontro con Gesù e il suo messaggio. Finora ci siamo riuniti una sola volta. Non si tratta di un cammino sistematico come per gli altri gruppi di bambini e ragazzi, ma di una prima esperienza.

Abbiamo scelto di privilegiare i "momenti forti" dell'anno liturgico: Avvento e Quaresima, per presentare il "Grande Sogno di Dio Padre" e far gustare la Parola attraverso momenti di narrazione, di gioco, di espressione corporea, di ascolto e di semplice preghiera, nei periodi che precedono e seguono la festa del Natale e la festa di Pasqua.

Vogliamo dare ai bambini la possibilità di fare una prima esperienza del catechismo, il più possibile adatta a loro: “esperienziale”.

Anche i genitori sono coinvolti: partecipano a due incontri guidati da Raffaella ed anche ad ogni "chiusura" dell'incontro con i bambini (ultimi 10 minuti): è un momento in cui facciamo la sintesi dell'esperienza vissuta, preghiamo insieme, quindi affidiamo e spieghiamo il senso del "lavoretto – disegno…" che i bambini si portano a casa alla fine di ogni incontro.

Chiara, Lucia e Giovanni

 

PRIMO DISCEPOLATO – SECONDA TAPPA

Quest'anno, con i bambini del nostro gruppo ci stiamo preparando al sacramento della Riconciliazione: la prossima primavera i bambini celebreranno la Festa del Perdono, il loro primo incontro con la misericordia e l’amore di Dio Padre.

In queste prime settimane stiamo affrontando il tema del perdono come occasione che il Padre ci dà per tornare tra le sue braccia. Lo stiamo facendo attraverso i Vangeli, leggendo le parabole: la pecorella smarrita, il padre misericordioso, e presentando gli incontri di Gesù con Zaccheo e la donna adultera.

Stiamo cercando di spronare i ragazzi a pensare ad occasioni per cui sentono di dover chiedere perdono. Abbiamo un grande scatolone “Per-DONO” fatto come un pacco regalo, con una feritoia in cui possono inserire le loro richieste di perdono al Padre, che glielo offre come un Dono, appunto.

I ragazzi sono tantissimi, tra i 20 e i 30: è una cosa bella, anche se non sempre è facile lavorare insieme in armonia. Abbiamo visto che hanno tanto bisogno di sentirsi coinvolti personalmente e continuativamente, mentre i momenti di silenzio e di preghiera sono ancora da costruire, ma il cammino della fede è appena cominciato e dura… tutta la vita!

Michele, Isabella e Chiara

 

PRIMO DISCEPOLATO – TERZA TAPPA

Il prossimo anno, durante il tempo pasquale, i ragazzi riceveranno i Sacramenti di Comunione e Cresima. Il nostro è un gruppo numeroso, 28 ragazzi, vivaci e sempre in movimento. 

In questi primi incontri, abbiamo cercato di capire l’origine della parola “sacramento” e abbiamo riflettuto sul fatto che alcuni elementi così comuni e quotidiani, come il pane, l’olio, l’acqua possano diventare segno della presenza di Gesù fra noi e dentro di noi. Abbiamo cominciato a parlare dei sette doni dello Spirito Santo e degli Atti degli Apostoli, ma il cammino è appena cominciato e abbiamo ancora tante notizie da approfondire ed esperienze da vivere insieme.

Maria Chiara e Luisa

 

TEMPO DELLA FRATERNITÀ

Quest'anno abbiamo unito i gruppi di prima e seconda media; la scelta è stata fatta tenendo conto che questi ragazzi hanno in comune il fatto di aver ricevuto i Sacramenti dell'iniziazione cristiana.

I ragazzi potenzialmente sono 45 circa, ma a questi primi incontri hanno partecipato circa la metà dei ragazzi. L'obiettivo che ci siamo dati è quello di dare continuità al cammino dell'iniziazione cristiana: continuare la celebrazione dei Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia (il rischio infatti è che, una volta celebrati, vengano chiusi in un cassetto) e approfondire il senso e il significato del Sacramento della Confermazione.

L'itinerario di quest'anno vuole aiutare i ragazzi a scoprire che la fede cristiana non è solo “testo” ma “contesto”. La Cresima rappresenta un’esperienza di incontro con Cristo e con una comunità animata dallo Spirito di comunione, che ci conferma che vale la pena accogliere questo dono. Lo Spirito, infatti, ci costituisce protagonisti attivi nella costruzione di questo contesto di relazioni nuove: l’esperienza della comunione.

Per concretizzare questo obiettivo abbiamo pensato di:

  1. incontrarci con i ragazzi una volta al mese circa, al sabato pomeriggio, per approfondire l'itinerario descritto, celebrare il Sacramento della Confessione durante i periodi forti dell'Avvento e della Quaresima, prepararci con celebrazioni "ad hoc" al Natale e alla Pasqua, nei periodi dell'Avvento e della Quaresima. Ogni nostro incontro è introdotto da un brano della Parola di Dio e cerchiamo di aiutare i ragazzi a far risuonare quella Parola dentro di loro, perché possa illuminare la loro vita;

  2. animare con i ragazzi una volta al mese una Messa Parrocchiale, di solito il sabato sera alle 19:00. A seguire poi, quando animiamo la Messa del sabato, ci incontriamo in Patronato dove mangiamo la pizza e passiamo qualche ora assieme vedendo un film, giocando a tombola o ad altri giochi. A questo momento sono invitati anche genitori e amici. I genitori sembrano apprezzare questa iniziativa: partecipiamo alla Messa e, oltre a passare qualche ora spensierata, abbiamo la possibilità di parlare e confrontarci tra genitori in questo periodo non facile della preadolescenza dei nostri figli.

Il cammino che stiamo percorrendo con i ragazzi è entusiasmante: non ci scoraggia la presenza alternata dei ragazzi, la loro esuberanza durante gli incontri: a noi il compito di creare occasioni perché i nostri figli si accostino alla Parola di Dio. Poi lasciamo a Lui il compito di fare il suo mestiere…  non dobbiamo dimenticarci che è il Signore a venire per primo incontro a noi: “Lui bussa alla porta del nostro cuore e attende che noi apriamo”.

Luca, Angelica e Noemi

 

 

 

     
     
  

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