DA COSA NASCE COSA... 

Ci presentiamo: siamo un gruppo di amiche e amici che si sono conosciuti in questa Comunità parrocchiale e hanno apprezzato la ricchezza di esperienze e l’attenzione all’accoglienza che ha caratterizzato l’operato di padre Roberto e delle persone che lo hanno affiancato nel far crescere la Comunità di San Camillo.

Con questo spirito, inclusivo ed ospitale, stiamo oggi sperimentando nuovi modi per coniugare il servizio con l’amicizia, affinché altre persone della parrocchia, in particolare le coppie più giovani con i loro bambini, possano sentirsi accolte, integrarsi e godere la bellezza di una Comunità viva e vivace. 

I primi passi li abbiamo mossi con la ripresa della Festa della Comunità dopo la pausa forzata legata alla pandemia. L’esperienza ci ha fatto riscoprire valori come la comunità, il servizio, la gioia di stare insieme. 

L’arrivo del nuovo parroco ci ha dato l’occasione di sperimentare nuovamente questi valori, con l’organizzazione del buffet seguito alla cerimonia di ingresso in parrocchia di padre Donato. La riuscita dell’evento ci ha rassicurato sulle nostre intenzioni di riprendere l’organizzazione della tradizionale cena di Natale, in occasione della quale il nostro gruppo si è posto tre obiettivi:

- avere il piacere di stare insieme divertendosi;

- realizzare le iniziative di animazione della Comunità parrocchiale prendendo dalle esperienze del passato quanto di bello e importante da conservare e valorizzare, rimodulandolo però sulla base dei nostri “talenti nascosti” e delle nostre disponibilità di tempo;

- aprire il gruppo a quante più persone possibili, dai più piccoli ai più grandi, così da renderlo composito e numeroso, permettere a tutti un dispendio in termini di tempo e di fatica non troppo oneroso e, allo stesso tempo, animare e offrire numerose occasioni di comunità e di festa. 

Durante i preparativi della festa di Natale e nel corso della giornata ad essa dedicata, ci siamo resi conto che l’aspetto più appagante e ricco non era tanto portare a conclusione l’evento ma, piuttosto, il tempo passato insieme nei tanti preparativi per la riuscita della festa.

 

 

Tre squadre si sono cimentate affinché tutto si realizzasse in una serata piacevole e divertente per tutti: la “brigata” di cucina che ha confermato le proprie capacità culinarie realizzando i deliziosi piatti della festa, il gruppo di interior designer che ha curato l’allestimento dei tavoli e del salone, immergendo tutti i presenti nell’atmosfera ghiacciata di un bosco fatato e, ultima ma non ultima, la banda di Entertainer che, oltre a servire i commensali, li ha deliziati con sketch divertenti, una strepitosa lotteria e l’arrivo di Babbo Natale con un sacco pieno di caramelle!

L’esito della festa, più che positivo, ci ha spronate da subito a concretizzare una nuova occasione per coinvolgere soprattutto i più piccoli con i loro genitori: la festa di Carnevale.

Nell’arco di poco più di un mese, una parte del gruppo si è messa all’opera per recuperare ricette tradizionali di frittelle e crostoli e organizzare il necessario per la loro realizzazione. Regine indiscusse della cucina sono state Maria Teresa, Marina e la mitica Rosa che hanno insegnato a noi “pivelline come preparare degli ottimi dolci di carnevale, talmente buoni da essere spazzolati fino all’ultima briciola dagli oltre cento bambini intervenuti alla festa!

Oltre alla cucina, ci siamo occupate degli allestimenti con la preparazione di ghirlande, maschere e pupazzi carnascialeschi, mentre per l’animazione della festa ci siamo affidate a un piccolo gruppo di tredicenni, impegnato in un fantastico truccabimbi, e agli scout del Clan con un esito riuscitissimo, culminato con la premiazione di alcune maschere, grazie ai premi offerti da un benefattore.

Uno dei risultati più gratificanti è stato vedere diverse persone, ospiti alle nostre prime iniziative, offrirsi come volontarie per le prossime attività, contagiate dal nostro entusiasmo e dal clima piacevole creatosi in seno al gruppo.

Abbiamo un progetto così articolato: provare a vedere in questo primo anno cosa riusciamo ad organizzare, valutare quanto tutto questo ci entusiasma e quale sia la ricaduta sulla Comunità parrocchiale e verificare se è possibile dare continuità a questa esperienza.

Il gruppo non ha ancora un nome, ma ci piace immaginarlo come uno stormo di storni in continuo movimento, dove il posto di ognuno può cambiare, anche per chi lo guida, dove qualcuno può aggiungersi, per percorrere un tratto insieme, così come qualcuno può allontanarsi per poi, magari, rientrare.

Maria Giovanna Piccolo e Donatella Natale

 

torna all'indice - Vita Nostra aprile 2023 - anno 18 numero 1