Il patrimonio dei ricordi LINO MARESCOTTI |
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Da uomo di sport qual era, Lino Marescotti tendeva a dare il massimo in tutto ciò che faceva. Come arbitro, come volontario, sul lavoro, in famiglia. Padre e nonno orgoglioso, la sua scomparsa, il 23 febbraio dello scorso anno, ha lasciato un gran vuoto nella nostra parrocchia, come nelle diverse attività alle quali si dedicava con passione. Primo di cinque fratelli, aveva ereditato dalla famiglia una ferrea etica del lavoro e un rigoroso senso di responsabilità. Aveva cominciato a lavorare presto, come era costume nelle famiglie numerose e non particolarmente benestanti. Ma non si era arreso alla necessità di abbandonare gli studi, diplomandosi in agraria quando già lavorava, per soddisfazione personale, e studiando teologia. Alla sua attività di agente di commercio, sempre nel settore sportivo (si occupava di tutto il Triveneto per Valle Sport), affiancò fin dagli anni Sessanta quella di arbitro di calcio, che lo portò nelle terne arbitrali delle gare di serie A, e poi anche di hockey su prato, insieme all’amico di sempre Vitaliano Spiezia, già presidente della sezione Aia (Associazione Italiana Arbitri) di Padova. Commosso il suo ricordo in occasione della scomparsa dell’amico con il quale ha condiviso tutta una vita, fin dall’infanzia nell’immediato dopoguerra, quando entrambi frequentavano il patronato della Sacra Famiglia. Insieme divennero arbitri di calcio nel 1960 e di hockey dieci anni dopo. Nel calcio soprattutto, ebbero modo di calcare i campi da gioco di tutta Italia, anche a livello delle massime categorie, tanto da essere nominati dal Coni nazionale, nel marzo 1993, arbitri benemeriti e veterani dello sport. Nel maggio 2010 la sezione Bellini dell’Associazione Italia Arbitri consegnò a entrambi una benemerenza speciale per i 50 anni di militanza, la prestigiosa “Tessera d’Oro” celebrativa del Cinquantennale, consegnata da due capisaldi dell’arbitraggio padovano come Danilo Bigi e Francesco Francescon. Sempre nell’ambito dell’Aia, come responsabile del Corso Arbitri, formò generazioni di ragazzi padovani e ne valutò gli sviluppi come Osservatore. Per l’Unione Nazionale Veterani dello Sport, realizzò una ricerca storica sulle figure degli arbitri che fecero la storia della sezione Aia di Padova, dal 1927 in poi, scoprendosi una vena narrativa che lo appassionò. |
Impegnato anche nel Cai (Club Alpino Italiano), era attivo come volontario nella sede di via Gradenigo e per decenni organizzò per la nostra comunità parrocchiale camminate domenicali sui Colli Euganei e Berici, che conosceva palmo a palmo e che amava profondamente, pianificando il percorso e preparandosi per descrivere i luoghi. In parrocchia è stato attivo anche come animatore fin dagli esordi del gruppo sportivo Lellianum, allenando i giovani nel calcio e nell’atletica leggera e strutturandoli nel CSI (Centro Sportivo Italiano). Sempre in parrocchia, si impegnò come volontario nella casa di accoglienza. «È stato tra i primissimi volontari a rendersi disponibile, fin dall’inizio – ricorda Maria Vittoria Pianta –. Il suo giorno di servizio era il venerdì pomeriggio e si fermava sempre oltre l’orario richiesto, con estrema disponibilità e puntualità. Si occupava della segreteria, parlava con gli ospiti... Aveva un rapporto molto bello con tutti, creando rapporti di stima e di amicizia. Se quando se ne andavano lui non c’era, dicevano: “Mi saluti Marescotti”. Era molto meticoloso e gli piaceva che tutto fosse in ordine». Anche padre Roberto ne ricorda la grande disponibilità. «È stato un parrocchiano presente per tanto tempo. Programmava gite, organizzava il gruppo sportivo, animava i momenti comunitari. Anche come volontario nella casa di accoglienza San Camillo è stato presente fin dall’inizio con una puntualità e una generosità uniche. A livello diocesano era conosciuto per il suo impegno nel campo dello sport. Ma è stato anche una delle presenze più costanti in parrocchia, con disponibilità e creatività. Metteva a disposizione tutte le sue qualità, nel campo sportivo come in tutti gli altri». Madina Fabretto
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