I gruppi sinodali sono piccoli gruppi che, accompagnati da un moderatore, si sono confrontati su uno dei temi del Sinodo diocesano. Ecco idee e impressioni uscite dai quattro gruppi che hanno operato nella nostra parrocchia. |
PRIMO GRUPPO Uno dei gruppi sinodali ha approfondito il tema della comunicazione della fede. Nell’ultimo numero di Vita Nostra avevamo promesso che avremmo condiviso quanto emerso nei lavori del gruppo. E le promesse, si sa, vanno mantenute. Tre le proposte: RICREARE UN SENSO DI COMUNITÀ DOVE ARDE IL FUOCO DELLO SPIRITO: la comunità ecclesiale deve diventare luogo in cui l’esperienza di Dio si fa comunione e condivisione del vissuto, dove sono prioritari gli affetti, le relazioni, le esperienze del vissuto delle persone. LA PAROLA AL CENTRO: riscoprire l’importanza dell’ascolto della Parola di Dio perché si formino le personalità dei credenti. Il cammino di fede, e quindi l’ascolto della Parola di Dio, deve continuare e non fermarsi ai sacramenti: coinvolge bambini, giovani e adulti. AL PASSO CON I TEMPI: è necessario un adeguamento delle modalità e del linguaggio nella comunicazione della fede. E questo richiede impegno e responsabilità per individuare nuovi linguaggi. Il lavoro svolto non è stato semplice: i testi proposti per le riflessioni erano impegnativi, difficili a volte da capire e da interpretare. E questo è stato uno dei punti segnalati al centro sinodale diocesano: se vogliamo la partecipazione a questi incontri anche da parte di chi non frequenta molto la Chiesa, dobbiamo essere semplici, con testi che non siano solo per “addetti ai lavori”. Ma abbiamo accettato la sfida: ci siamo messi in gioco, ci siamo aiutati e ascoltati, con la speranza che quanto emerso sia utile a livello diocesano ma anche, e forse soprattutto, a livello parrocchiale. Perché ora la sfida diventa questa: riuscire a concretizzare le linee guida proposte. |
SECONDO GRUPPO Quando Maria Giovanna ha proposto al gruppo delle ‘Tarantolate’ (NdA: se non sapete chi siamo, andate a rileggere il bollettino di Natale) di impegnarsi per i lavori del Sinodo, mi sono chiesta: ‘Ma che cosa c’entriamo noi con il Sinodo?’. Eppure, la proposta non era per niente fuori luogo! Quando poi ci è stato assegnato il tema ‘Le famiglie: l’attuale complessità ci interpella’ ho pensato che non poteva esserci argomento che ci rappresentasse meglio. Il nostro, infatti, è sicuramente un gruppo piuttosto complesso: ci sono famiglie classiche, famiglie monoparentali, famiglie allargate e anche una consacrata, che fa parte della grande famiglia salesiana. Durante gli incontri il materiale fornito dalla diocesi è stato fecondo di stimoli e provocazioni che ci hanno profondamente interpellate: ‘Qual è il ruolo delle famiglie all’interno della comunità parrocchiale?’, ‘Le famiglie si sentono ‘a casa’ nella comunità?’, ‘C’è spazio per tutti?’, ‘Qual è la mia personale esperienza?’. Abbiamo vissuto momenti molto intensi, in cui tutte ci siamo messe in gioco, in un clima di fiducia reciproca e di ascolto senza (pre)giudizi. Ci siamo confrontate sui nostri dubbi e le nostre fragilità, abbiamo condiviso amarezze e delusioni ed espresso aspettative e speranze. Insomma, è stato talmente arricchente che alla fine del percorso ci dispiaceva interrompere l’esperienza e così abbiamo deciso di trovarci ancora, una volta al mese, per continuare a confrontarci a partire dalle parole del Vangelo. Come insegna l’esperienza delle camminate, passo dopo passo si arriva lontano e se lo si fa insieme è ancora più bello! |
TERZO GRUPPO Ho apprezzato molto l'opportunità di discutere insieme ad un gruppo di coetanei, alcuni dei quali non avevo visto da diversi anni, argomenti così importanti e rilevanti per tutti noi. Sono convinto che la chiave per affrontare queste tematiche sia la capacità della Chiesa di mettersi in discussione e di riflettere sulle proprie scelte e sulle proprie posizioni riguardo alle diverse questioni, e di trovare un modo per avvicinarsi alle nuove generazioni includendole e trasmettendo messaggi di sostegno e speranza. Durante la serata abbiamo affrontato temi significativi come l'attenzione per i più deboli, la carità e la necessità di accettare le diversità e diventare più inclusivi, abbandonando vecchi schemi e aprendo le porte a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e supporto. Particolarmente importante sarebbe anche portare ai giovani esempi concreti e moderni di fede o un percorso personalizzato di riavvicinamento alla stessa. |
QUARTO GRUPPO Le proposte a conclusione del nostro impegno sinodale Le tre proposte che il Gruppo “Evangelizzazione e Cultura” ha formulato per il Sinodo sono state: · I cristiani debbono saper conoscere, interpretare, ascoltare, valutare, discernere fra le espressioni che oggi intendiamo come cultura (immagini, linguaggi, leggi, costumi) alla luce della Parola; solo così sapranno valutare e vivere le realtà della comunità umana, della famiglia, della vita economica, sociale e politica. Questo è il modo per sostenere e aiutare la Chiesa nella sua missione. · Abbiamo bisogno di vivere con maggior leggerezza, di saperci stupire di fronte a ciò che ci capita, di saperci tollerare reciprocamente, di impegnarci a vivere il Vangelo incarnandolo nelle scelte e nelle azioni di ogni giorno. · I cristiani devono saper ridire e rendere credibile la loro fede nella quotidianità della vita, nei "luoghi" della loro esistenza e all'interno di ogni relazione; è loro compito preoccuparsi e impegnarsi per poter rinnovare la società. Infine, come impegno e auspicio per tutti i cristiani, fin da piccoli, è vivere e testimoniare la propria fede. (Hanno animato il Gruppo un coordinatore, due insegnanti, due medici, un avvocato, un amministrativo aziendale) |
|
|
torna all'indice - Vita Nostra aprile 2023 - anno 18 numero 1 |