CRONISTORIA della PARROCCHIA “SAN CAMILLO”

 a cura di Giuseppe Iori, Andreina Celli Berti, Marina Larese Betetto

1963-celebrazione nella prima chiesa ora salone parrocchiale

1971 - prime comunioni nella nuova chiesa

Antefatto

1960

1961

1962

1963

1964

1965

1966

1967

1968

1969

 

L’antefatto

Risale al 25 ottobre 1957 l’atto notarile in cui si parla di una “erigenda chiesa parrocchiale di San Camillo de’ Lellis”; a tale scopo, don Giuseppe Mistrello, “in nome e per conto di S. E. Mons. Girolamo Bortignon”, compra dei terreni per Lire 2.500.000 complessive.

Scrive il notaio dott. Antonio Nalin: “Di questo atto scritto da mani fide e da me su due fogli per facciate sei e qualche linea della sette, ho io notaio dato lettura in un (sic) agli allegati ai comparsi che lo dichiarano conforme alla loro volontà".

A questo atto notarile si giunge dopo una serie di incontri tra il Vescovo di Padova e il Padre Superiore dei Camilliani circa l’opportunità di affidare ai Padri stessi una parrocchia nelle vicinanze dell’ospedale. Dopo lunghe e defatiganti trattative, soprattutto a proposito degli oneri economici e di chi li dovrà sostenere, il 18 luglio 1958, alle ore 19 (festa di San Camillo), viene posta la prima pietra della chiesa, ma c’è un problema: l’area prescelta è attraversata da due linee ad alta tensione della SADE (Mons. Mistrello, definito dall’ing. Carretta “troppo facilone”, assicura però “che tutto si appianerà col tempo”).

Il 9 aprile 1959 si iniziano i lavori per la canonica e la sala oratorio.

Il 26 settembre “ganzega”, cioè la festa tra i lavoratori per la copertura dei fabbricati, ma non mancano i problemi dovuti a trascuratezza di impresari e a fattori imprevisti come la pioggia.

1970-1979

1980-1989

1990-1999

2000-2009

1960

 Padre Franco Avi, camilliano, ordinato sacerdote nel 1959 e studente in medicina. Abita nella nuova canonica, celebra le S. Messe aiutato dai PP. Camilliani dell’Ospedale.

·        4 febbraio: benedizione della chiesetta di San Camillo da parte del Vescovo e primo battesimo nella comunità.

·         L’altare in chiesa, provvisorio, viene da Villa Berta di Camin. Nei giorni festivi le messe sono alle 8 e alle 10, nei giorni feriali la messa è alle 7.

·         Il 17 aprile 1960, giorno di Pasqua, la chiesa è abbellita con un crocifisso scolpito in Val Gardena. La messa delle ore 10 vede impegnate nel canto le suore delle cliniche riunite.

·         Finalmente il 25 maggio 1960 (nascita del Santo fondatore) un decreto, rigorosamente in latino, sancisce la nascita ufficiale della parrocchia “dopo lunghe e sudate trattative”, anche con i parroci delle parrocchie vicine, per la definizione dei confini della nuova realtà.

·         Il 26 maggio, Ascensione del Signore, si festeggia l’avvenimento con il vicecancelliere vescovile don Cesare Zaggia, mettendo in risalto il tema della carità, elemento forte della comunità camilliana.

·         Il 31 maggio arriva Padre Giuseppe Nardin, destinato dal Padre Provinciale dei Camilliani ad essere il primo parroco. Per ora funge da Vicario economo.

·         Il 7 ottobre 1960 viene eletto parroco “dopo aver lodevolmente superato l’esame prescritto dal Sinodo diocesano”, Padre Giuseppe Nardin, che entra ufficialmente in parrocchia il 20 novembre, alla presenza di autorità civili e religiose. Dirige il coro Padre Giovanni Maria Rossi. A Natale i parrocchiani regalano a Padre Nardin “una nuova bicicletta”.

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1961

 Parroco è Padre Giuseppe Nardin. Che rimane fino a luglio 1963

 

·         Si cambiano gli orari delle messe: la santa messa feriale è spostata dalle 7 alle 8. Le sante messe festive sono alle 6.30, alle 8.30 (dei bambini), alle 10.00, alle 11.30.

·         24 gennaio: primo nucleo di uomini di Azione Cattolica.

·         1° marzo: prima riunione delle donne di Azione Cattolica.

·         Aprile: ogni giorno, alle ore 16, istruzione dei bambini per la prima comunione.

·         Per la prima volta benedizione pasquale delle case. In parrocchia ci sono tre famiglie “protestanti”, una “miscredente”, una “comunista”.

·         A livello sociale la parrocchia è composta da insegnanti, impiegati, professionisti, pochi operai e contadini, solo tre famiglie povere.

·         Il 14 maggio per la prima volta si celebra in parrocchia la prima comunione: dopo la cerimonia il parroco offre ai bambini la colazione.

·         A novembre missione cittadina sui temi “Dio, Cristo,la Chiesa”. In genere si tengono incontri separati per uomini, donne, giovani, fanciulli.

·         Il 6 novembre arriva Padre Virgilio Marcheluzzo, primo vicario cooperatore della parrocchia.

·         Mons. Girolamo Bortignon incontra il 14 novembre il parroco e i missionari, con buon concorso dei fedeli, ma scarsa frequenza dei giovani.

Nella sala dell’oratorio il magnifico presepio ottiene il primo premio della “Commissione

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1962

 

· Il 1° gennaio, alla messa delle ore 17, si canta il Veni creator.

· A marzo, l’ultimo giorno di carnevale, dalle ore 17 alle 18, si tiene in chiesa un’ora di adorazione e di riparazione.

· L’istruzione per la prima comunione impegna i bambini tre volte alla settimana, alle ore 16.30, fino a Pasqua; dopo Pasqua tutti i giorni fino al 1° maggio, giorno fissato per la cerimonia ai bambini della Prima Comunione.

· Il 23 maggio per la prima volta Mons. Bortignon amministra in parrocchia la santa Cresima. I bambini sono vestiti con una tunica bianca ornata da strisce di velluto rosso, le bambine con una veste tutta bianca.

· L’8 ottobre P. Marcheluzzo Virgilio lascia la parrocchia e arriva P. Marino Joriatti. A Santo Stefano non si celebra la messa delle ore 6.30, causa l’assenza dei fedeli!

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1963

 

· Il 20 gennaio il triduo in onore di Santa Agnese, patrona della gioventù femminile, viene sospeso per il freddo intenso, la neve e il blocco della caldaia di riscaldamento.

· La Curia vescovile concede alla parrocchia di celebrare la festa patronale di San Camillo il giorno 3 febbraio, perché a luglio i fedeli “lasciano la città per recarsi al monte o al mare”.

· Il 4 marzo c’è una nuova visita pastorale di Mons. Bortignon, in forma non solenne. Annota il cronista: “sembra che sia rimasto soddisfatto della visita”.

· Il 19 marzo si festeggia l’onomastico del parroco: per l’occasione i giovani di Azione Cattolica presentano il secondo numero unico “Il punto”, “faticosamente elaborato dal novembre scorso in poi”.

· A tutte le celebrazioni prepasquali si nota una scarsa partecipazione dei fedeli. Per favorire la presenza dei giovani si consegna a ogni ragazzo un cartoncino su cui viene segnata la presenza alla messa e si prevede come premio una gita pellegrinaggio. “Il sistema ha funzionato e la partecipazione è stata confortevole”.

· Il 19 giugno il Padre provinciale comunica al parroco la sua sostituzione con Padre Mario Mariani, che giunge in parrocchia il 15 luglio.

· Ad agosto il Vescovo di Padova assicura che le Figlie di Maria Ausiliatrice edificheranno un asilo nel territorio della parrocchia di San Camillo.

· 6 settembre: P. Marino Joriatti viene trasferito e sostituito, come cappellano, da P. Giuseppe Baroli.

· 11 settembre: “visita guizzo del Padre provinciale; cinque minuti, fate, fate, la Provincia non può aiutare, ha troppi impegni”. In ottobre viene sostituito l’altare maggiore di legno fatiscente con un altare in mattoni e mensa di marmo. Vengono posti i banchi nuovi in chiesa ed anche i nuovi confessionali.

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1964

 

Parroco è Padre Mario Mariani che rimane fino al 1974, subentrato a P. Giuseppe Nardin il 15 luglio 1963

 

· Il previsto triduo per i ragazzi, in prossimità della festa di Santa Agnese e di San Giovanni Bosco, tenuto dal Padre conventuale Guarise, “vir ad hoc”, ha scarso successo e il triduo viene sospeso.

· 16 febbraio: stazione quaresimale del Vescovo. Esame di catechismo a tutte le classi maschili e femminili.

· 5 aprile: con questa domenica 3 Suore Figlie di Maria Ausiliatrice assistono alla S. Messa del fanciullo e viene unificato il catechismo, perché nel pomeriggio molti bambini si assentano con i genitori.

· Il 17 luglio arriva come cappellano Padre Lorenzo Rattin

· Nell’agosto si iniziano i raduni familiari ad opera di parrocchiani ferventi, che vogliono aprire un dialogo con la parrocchia. Si commenta l’enciclica Ecclesiam suam.

 

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1965

· In febbraio incontri formativi sulla riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II, Relatori: Mons. Alfredo  Battisti, Cancelliere vescovile e P. Pelagio Visentin, benedettino. Una ottantina i partecipanti

· Il 6 aprile è un giorno particolare: 140 capi-famiglia della parrocchia, i cui confini erano stati stabiliti con Decreto Vescovile del 23/05/1960 del Vescovo Girolamo Bortignon, prendono la decisione finale per la costruzione della chiesa parrocchiale. Da allora è tutto un moltiplicarsi di sollecitazioni sia da parte del Vescovo che dei Superiori dell’Ordine Camilliano, la cui sintesi è condensata in quattro parole: “Fa presto, Padre Mariani”. Si manifesta comunque anche una crescente partecipazione dei parrocchiani a tutti i livelli, sia di idee che di ricerca e promesse di contributi.

· Una data importante è il 14 settembre: iniziano finalmente i lavori per la nuova chiesa, su progetto dell’arch. Amedeo Ruffatto, proprio mentre a Roma (Padre Mariani la definisce una “felice coincidenza”) comincia l’ultima sessione del Concilio Vaticano II. Crescono però le difficoltà economiche, perché l’Ordine Camilliano è costretto a tagliare radicalmente i fondi concessi per un fido bancario.

· Ma “c’è la Provvidenza”, che va però…sollecitata: Padre Mariani riesce a coinvolgere alcune banche locali, come la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Così, oltre alle offerte crescenti dei parrocchiani, ecco un primo fido bancario di 20 milioni. Arriva il Natale e un po’ tutti sperano che sia l’ultimo passato nella Chiesetta.

· La Chiesa però fu completata nel 1967 e entro il 1973 Padre Mariani riuscì a saldare tutti i debiti: il costo era lievitato da 70 a 120 milioni.

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1966

· Anno centrato sulla costruzione della nuova chiesa: si spera che 70 milioni siano sufficienti per eseguire tutta l’opera; nel frattempo “si sospira la nuova chiesa”.

· 12 giugno, scrive P. Mariani: “P. Franco Avi, Camilliano, medico missionario, dal cuore veramente illuminato da Cristo, detto da tutti ‘Padre Santo’ ci lascia. Concelebrazione con Mons. Vescovo, benedizione e consegna del Crocifisso. E’ stato un giorno indimenticabile. Dall’apertura di questa parrocchia P. Franco fu sempre fedele ministro del Signore. Vengono ad abitare in comunità P. Adolfo Serrpierri e P. Antonio Didoné, che si preparano a diventare medici missionari e aiutano in parrocchia nel ministero sacerdotale”.

· A luglio, come ogni anno, la parrocchia si svuota e “la festa del titolare è ridottissima”. L’anno si chiude in uno stato d’animo di ansia per il faticoso procedere dei lavori e per il timore che si debba sospendere la costruzione per mancanza di fondi.

· A settembre un gruppo di insegnanti della parrocchia si impegnano a tenere gli incontri di catechismo per le classi delle medie, mentre per le elementari insegnano le Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice. Ogni domenica un gruppo di giovani volonterose si impegna a custodire i bambini durante la messa delle ore 10.00. Ad ottobre P. Lorenzo Rattin viene trasferito, sostituito come cappellano, prima da P. Luigino Zanchetta e poi da P. Antonio Casera.

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1967 

· Si coglie, nelle parole del parroco, ancora una grande angoscia per il costo non ben definito della nuova chiesa. “Si sta malissimo”, scrive Padre Mariani, che lamenta spesso un certo disinteresse da parte dei Superiori Camilliani, assenti anche nei momenti più squisitamente religiosi.

· Il 19 marzo, domenica delle Palme: ore 7.00 ultima S. Messa nella Chiesetta, ore 8.00 processione delle Palme e solenne Consacrazione della nuova chiesa, presieduta dal Vescovo Girolamo Bortignon alla presenza festosa di tanti parrocchiani.

·  Finalmente il 4 maggio, alle ore 16.00, il Vescovo viene a benedire il nuovo tempio secondo il rituale, in un clima di cordiale festa “tutta dei parrocchiani uniti al loro parroco”. È presente il Padre Provinciale!

· 2 giugno: festa del Sacro Cuore di Gesù. Alle ore 21 Mons. Martino Gomiero, Rettore del Seminario, con 25 sacerdoti novelli viene a concelebrare solennemente nella Nuova Chiesa parrocchiale.

· Purtroppo ad ottobre “scoppia la grande pena causata e prevedibile del costo della chiesa”. Quod timebam evenit. La cronaca dell’anno si chiude con note di profondo scoramento.

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1968 

· Continua “la pena per il pagamento della nuova chiesa”, ma a luglio si conclude la questione e si decidono le modalità. Domine tibi soli et uni gratias. Domine tu omnia scis. Amen.

· Frattanto a partire da giugno ha inizio la santa messa prefestiva con valore di precetto.

· Il Vescovo stabilisce: la 1° confessione in II° elementare, la 1° comunione in III° elementare, in V° elementare la cresima.

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1969 

· La cronistoria di quest’anno si apre con lunghe e amare considerazioni del parroco, che parla con grande sincerità dei propri problemi personali, acuiti dal senso di “tradimento” provato per i complessi rapporti con il costruttore della chiesa. Solo a maggio si inizia la pavimentazione della chiesa con marmo detto “pietra romana”.

· Anche in parrocchia giungono i primi echi della contestazione: per capire meglio ciò che accade vengono organizzati quattro incontri sulla contestazione nella scuola, nella famiglia, nella Chiesa.

· A luglio la festa di San Camillo passa quasi inosservata: “quante cose si stanno allontanando …”, annota Padre Mariani. Dopo tante dolenti considerazioni finalmente una nota lieta: il 25 settembre arriva il nuovo cappellano, Padre Roberto Nava, da poco ordinato sacerdote, in sostituzione di P. Antonio Casera.

· La prima domenica di avvento si celebra la santa messa seguendo la nuova liturgia. “I parrocchiani s’adattano subito”. Deo gratias, conclude il parroco.

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