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Orari messe
Messe Feriali da Lunedì al Venerdì Ore 18:30
Messe Pre-festive Ore 19:00
Messe Festive Ore 09:30 - 11:00 - 19:00
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Di nuovo, come domenica scorsa, le letture ascoltate pongono alla nostra attenzione il tema dell’uso delle ricchezze, in particolare denunciando l’indifferenza e la mancanza di solidarietà verso i bisognosi da parte di chi è nell’abbondanza.
La parabola di Gesù riportata dall’evangelista Luca è ben conosciuta. Il contrasto tra i due protagonisti del racconto è tragico. Il ricco indossa vesti sontuose, di boutique. Tutta la sua vita è fatta di lusso e ostentazione. Pare uno dei personaggi descritti nella prima lettura dal profeta Amos. Pensa solo ai suoi "lauti banchetti". Quest'uomo ricco non ha un nome perché non ha un'identità. Non è nessuno. La sua vita pare ridotta allo stomaco. È vuota di compassione, è un fallimento. Non si può vivere solo per banchettare e fare festa.
Sull'uscio della sua casa c'è un mendicante affamato, coperto di piaghe. Nessuno lo aiuta. Solo i cani vengono a leccare le sue ferite. Non ha nulla, ma ha un nome che porta speranza. Si chiama Eliezer, Lazzaro, che significa "Dio è mio aiuto".
Il benessere dell’uomo ricco è di per sé un insulto all’estrema miseria del povero. Ma il loro destino cambia radicalmente al momento della morte. Il ricco viene sepolto, probabilmente con un funerale solenne, ma viene portato “negli inferi”. Anche Lazzaro muore. Non si parla di alcun rito funebre, ma "fu portato dagli angeli accanto ad Abramo". Utilizzando immagini popolari nel suo tempo, Gesù ci ricorda che Dio ha l'ultima parola su ricchi e poveri. La morte ci accomuna tutti, ci "livella", ma dopo ci attende il giudizio di Dio.
Il ricco non viene giudicato perché è stato uno sfruttatore. Pare non abbia fatto nulla di male. Non si dice che sia un empio lontano dalla fede e dalla pratica religiosa. Forse andava al tempio ogni sabato e le altre feste comandate, magari ostentando il suo benessere. Qual è la sua colpa imperdonabile? Ha semplicemente goduto della sua ricchezza ignorando il povero. L'aveva proprio lì davanti, sulla soglia di casa, ma non l'ha visto, non si è avvicinato. Lo ha escluso dalla sua vita. Il suo peccato è l'indifferenza.
Tutti gli studi sociali ci confermano che cresce l'apatia o la mancanza di sensibilità nei confronti della sofferenza altrui. Evitiamo in mille modi il contatto diretto con le persone che stanno male. A poco a poco, diventiamo sempre più incapaci di percepire la loro sofferenza.
La presenza di un bambino mendicante sulla strada ci molesta. L'incontro con un amico malato terminale ci turba. Non sappiamo cosa fare o cosa dire. È meglio prendere le distanze. Tornare al più presto alle nostre occupazioni. Non lasciarci inquietare.
Se la sofferenza è lontana, è più facile. Abbiamo imparato a ridurre la fame, la miseria a numeri e statistiche che ci informano sulla realtà senza quasi toccare il nostro cuore. Sappiamo anche guardare sofferenze orribili in televisione, come le immagini della guerra a Gaza o altre tragedie, ma attraverso lo schermo la sofferenza è sempre un po’ irreale e meno terribile. Abbiamo quasi anestetizzato il nostro cuore.
Accanto alla porta delle nostre case, delle nostre città, a poche ore di aereo da noi, uomini e donne vivono e muoiono nella miseria più disumana. Forse nessuno di noi si definisce singolar¬mente “ricco”, ma certamente godiamo di un alto livello di benessere. Gesù vuole scuotere anche oggi la nostra coscienza, come faceva con i suoi contemporanei.
Chi segue Gesù non resta insensibile alla sofferenza di coloro che incontra sul suo cammino. Si accorge dei bisognosi, si lascia coinvolgere, non si gira indifferente dall’altra parte, si avvicina a loro e, se può, cerca di alleviare la loro situazione.
Solidarietà e condivisione sono un altro nome della carità cristiana.
Padre Donato Cauzzo
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Settimana 28 settembre - 05 ottobre
Tutto il mese di ottobre: ogni giorno, mezz’ora prima della Messa serale, recita del Rosario per la pace - in cappella.
Domenica 28: Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato - alla S. Messa delle ore 11, battesimo di Michel Ryan, di Ryan Yates e Patrizia Albers
Venerdì 3 ottobre ore 17,30: Adorazione eucaristica settimanale
Sabato 4 ottobre ore 9,30-13: Giubileo diocesano dei malati - all’OPSA, Rubano
Domenica 5: Giornata diocesana del Seminario - preghiera e raccolta di offerte per il sostegno spirituale e materiale dei nostri seminaristi e i loro formatori - Alla Messa delle ore 11, Inizio delle attività dell’anno catechistico per tutte le classi dalla seconda primaria in avanti
Note
– continuano gli incontri dei Gruppi della Parola: gruppo Sinodo con sr Barbara, 3° lunedì del mese ore 20,45 in patronato - gruppo Parole di vita, 1° lunedì del mese ore 21 in patronato - “gruppo Benatti”, al lunedì ogni 15 giorni ore 21, in casa Cagol
– per le confessioni: p. donato è disponibile il sabato alle 18:00 in chiesa e gli altri giorni su appuntamento
– per la benedizione delle case: p. donato è disponibile per la visita in famiglia, previo accordo per concordare giorno e ora
– per offerte è possibile usare il conto della parrocchia - Iban: IT28C 03069 1212307 40004 66521 specificando la destinazione – ad esempio: Fondo carità P. Mariani - Necessità della parrocchia - Pranzi di solidarietà - ecc.
Venerdì 3: Antonio Grigoletto
Sabato 4: Giuseppe Lampo
Domenica 5 ore 19: Antonietta
“ Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede ”
(s. Paolo a Timoteo)
Nuova organizzazione
delle parrocchie della diocesi di Padova
Dopo la conclusione del Sinodo diocesano (2021-2023), il vescovo Claudio ha scritto a tutta la diocesi la lettera “Ripartiamo da Cana”, presentando alcune proposte raccolte dall’Assemblea sinodale – definite “leve di cambiamento” – per orientare la vita della diocesi per i prossimi anni, per una nuova vitalità delle comunità e il rinnovamento della pastorale.
Una delle proposte prevede un nuovo raggruppamento delle parrocchie vicine come territorio, per favorire l’aiuto vicendevole, la condivisione delle esperienze e delle risorse pastorali e la maggiore corresponsabilità dei laici.
Questi nuovi raggruppamenti si chiameranno Collaborazioni pastorali.
La nostra parrocchia di S. Camillo de Lellis è stata inserita nella “Collaborazione pastorale n. 49 - San Prosdocimo 1”, che sarà composta da sei parrocchie:
Camin
Granze di Camin
San Camillo de Lellis
San Gregorio Magno
Terranegra
Spirito Santo
In questi mesi si sono svolti diversi incontri in ogni parrocchia, e anche uno congiunto con i rappresentanti delle sei parrocchie, per conoscere e valutare la proposta, se è ritenuta adeguata e quali passi concreti poter avviare per un percorso di collaborazione continuativa fra le parrocchie coinvolte.
Le riflessioni e osservazioni così raccolte sono state inviate al vescovo Claudio, che nei prossimi mesi confermerà questo nuovo assetto delle parrocchie dell’intera diocesi.
VITA NOSTRA
Notiziario parrocchiale
Proponiamo alcuni link di interesse
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Vi preghiamo di specificare la causale della donazione
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Contatti
Parrocchia S. Camillo de Lellis
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